Metti un formaggio a cena

Metti un formaggio a cena

Che ruolo ha il formaggio all’interno della composizione delle portate in un pasto? Come mai non ha, se non raramente, dignità di pietanza, restando relegato, anche nei ristoranti, al massimo in un carrello dedicato e proposto, comunque, a fine pasto? C’è stato forse un tempo in cui era diverso? Oppure valeva, anche ante litteram, il detto popolare “la bocca non è stracca fino a che non sa di vacca”? Ce lo racconta Irene Foresti.

LA RECENSIONE

LA RECENSIONE

“Eolie enoiche. Racconti di vini, di isole, di vignaioli sensibili alla terra”. Che genere di libro ha scritto Simonetta Lorigliola? Una guida enoica per nasi curiosi? Un piccolo atlante sentimentale di luoghi d’amore e resistenza? Una passeggiata tra fazzoletti di vigne a picco sul mare e l’utopia concreta del vino paesaggio? Questo, e altro. Continua…

LECCA LECCA

LECCA LECCA

Se il mondo è popolato di hamburger e sandwich, il “panino” è affare tutto nostrano, che con quegli altri si mescola, tra divergenze e congruità. In fondo, però, sono sempre due fette di pane che contengono l’interpretazione del mondo. O, meglio, la sua attualità. Un’Accademia è nata per studiarlo. Ed è arrivato a nobili interpretazioni gastronomiche in curati ristoranti. Alberto Capatti ci guida qui in un originale tour tra paninari e mangiatori di panini.

LECCA LECCA

LECCA LECCA

Acqua. Protagonista della vita sulla terra. E anche sulla tavola. Quella senza aggettivi sembra non esistere più. L’abitudine (scellerata) ci porta a snobbare i rubinetti. Le multinazionali ci sguazzano. E noi, in fondo, potremmo destinare questa “minerale” e le sue bollicine al massimo a un bel pediluvio. Capatti dixit.

Grattugie archeologiche per il formaggio del Kykeon

Grattugie archeologiche per il formaggio del Kykeon

Grattugie alimentari trovate in aristocratiche tombe etrusche. A che pro? Mai sentito parlare del Kykeon, la mitica bevanda alcolica prediletta da atleti ed eroi nell’antica Grecia? Irene Foresti ci racconta origine, uso e misteri di questo terragno nettare degli dei, e cocktail sacro a Demetra.

Solstizio d’inverno

Solstizio d’inverno

“In qualunque modo e qualunque cosa tu festeggi, appendi le tue decorazioni e qualunque cosa mangi, spero che il tuo solstizio d’inverno, Natale e Capodanno siano al massimo della felicità”.
Rachel Roddy, collaboratrice di “The Guardian”, magistralmente ci racconta, nella sua rubrica in esclusiva per SV, che il Natale può essere un’occasione sensoriale per riavvicinarsi alla luce e alla speranza. Questo, in fondo, è sempre stato il senso delle feste legate al solstizio d’inverno: augurio e fiducia. Elementi quantomai necessari di questi tempi. Buon solstizio a tutte e a tutti, dunque!