Dimora Ulmo
Antonella Corona ci racconta la visione gastronomica di Dimora Ulmo, rivolta alla giusta e intelligente sperimentazione. Importante la selezione enoica, di gran spessore e di vera ricerca.
Antonella Corona ci racconta la visione gastronomica di Dimora Ulmo, rivolta alla giusta e intelligente sperimentazione. Importante la selezione enoica, di gran spessore e di vera ricerca.
Ben più che un ristorante, la Locanda Mariella è un precipitato sensoriale di quella cultura gastronomica che ha radici nella cucina dell’Appennino parmense, ma che nei decenni ha continuato a cercare nuove strade per declinare sempre al futuro la parola territorio.
Prescinseua, pastorizia e focacce: tra formaggi, geografia e storia in Liguria.
I retroscena conviviali del formaggio e dei piatti tradizionali pugliesi, visti da Irene Foresti
Roberto Zadra sulla carta dei vini ha idee molto chiare: “Vado alla ricerca di quei vini che non si trovano nei classici canali distributivi: voglio che i miei clienti, anche i più giovani, abbiano l’opportunità di assaggiare sempre qualcosa di nuovo. Non vorrei sembrare un bastian contrario, ma di una cosa vado molto orgoglioso: nel vino non ho mai seguito le mode di mercato. Il cliente ha delle richieste, ma io ho le mie proposte”.
Stefano Fagioli ribalta e conferma, a un tempo, l’icona della semplice trattoria di campagna. La conferma perchè ha orgogliosamente scelto un luogo perduto tra le padane spianate nebbiose, la ribalta per l’eccellenza delle preparazioni, la cura gastronomica e la personale, stratificata e miracolosa offerta enoica. Vale il viaggio, ovunque sia il luogo di partenza.