
LECCA LECCA
Perché nella lista degli ingredienti d’ogni ricetta manca sempre l’acqua? Eppure sono molte le preparazioni che ne prevedono ampio utilizzo. Quale acqua, dunque? E perché? Ce lo racconta, in punta di lingua, Alberto Capatti.
Perché nella lista degli ingredienti d’ogni ricetta manca sempre l’acqua? Eppure sono molte le preparazioni che ne prevedono ampio utilizzo. Quale acqua, dunque? E perché? Ce lo racconta, in punta di lingua, Alberto Capatti.
È ancor oggi un must, tra i classici matrimoni di sapori, quello di abbinare il dolce del miele al sapore delicato o corposo ma comunque attinente alla sfera del salato, del formaggio. Irene Foresti ci racconta che non è una raffinatezza gastronomica inventata in epoca contemporanea, ma un’abitudine dei più antichi pastori nomadi.
More. Più di un semplice frutto: una bacca succosa, accompagnata nella stagione da molte bacche sorelle. Se la ascolti, porta con sé sciarade di ricordi tattili, olfattivi, saporosi. E lega il passato al futuro. Così la pensa Rachel Roddy. E ci racconta magistralmente l’essenzialità della dimensione sensoriale nelle nostre esistenze. Rachel Roddy ha scritto questo racconto in esclusiva per SV. È autrice della rubrica “A kitchen in Rome” sul Guardian.
Vi presentiamo il Bergamino. È superstizioso, parla un dialetto (il gaì) che comprendono solo i membri della sua casta, pratica l’endogamia, è analfabeta e molto religioso, si veste con grembiule, cappellaccio di feltro, zoccoli, panciotto, camiciotto e mantello di lana e si adorna con orecchini, catene e orologi d’oro. Completano il quadro una spiccata capacità commerciale e il possesso di un buon capitale. In questa figura di un secolo fa, quasi leggendaria, si può rintracciare l’origine della prima “industria casearia” nel Nord Italia.
Gualtiero Marchesi vede il piatto servito in tavola, illuminato, vede le posate e osserva il bicchiere vuoto. Lo esamina e riflette. Trascrive le sue considerazioni in quaderni, finora inediti. Tra poco verranno pubblicati dalla Fondazione Marchesi, con la cura di Alberto Capatti che qui ne dà qualche piccola e gustosa anticipazione.
In secula seculorum c’è chi consuma il formaggio e chi no, chi lo ama alla follia e chi non lo può nemmeno sentire nominare… perché? Continua il nostro viaggio nel multiforme mondo del formaggio sotto la guida di Irene Foresti.