Latte, caglio e sale: davvero è così semplice?

Latte, caglio e sale: davvero è così semplice?

Come si «faceva» il formaggio prima dei percorsi formativi dedicati e del progresso tecnico attuale? Quali erano gli strumenti utilizzati dai casari e le nozioni empiriche che mettevano in campo? Come è la nata la “caseificazione contemporanea”? Ce lo racconta Irene Foresti nella nuova puntata della sua rubrica.

Metti un formaggio a cena

Metti un formaggio a cena

Che ruolo ha il formaggio all’interno della composizione delle portate in un pasto? Come mai non ha, se non raramente, dignità di pietanza, restando relegato, anche nei ristoranti, al massimo in un carrello dedicato e proposto, comunque, a fine pasto? C’è stato forse un tempo in cui era diverso? Oppure valeva, anche ante litteram, il detto popolare “la bocca non è stracca fino a che non sa di vacca”? Ce lo racconta Irene Foresti.

Grattugie archeologiche per il formaggio del Kykeon

Grattugie archeologiche per il formaggio del Kykeon

Grattugie alimentari trovate in aristocratiche tombe etrusche. A che pro? Mai sentito parlare del Kykeon, la mitica bevanda alcolica prediletta da atleti ed eroi nell’antica Grecia? Irene Foresti ci racconta origine, uso e misteri di questo terragno nettare degli dei, e cocktail sacro a Demetra.

I Bergamini: imprenditori caseari d’altri tempi

I Bergamini: imprenditori caseari d’altri tempi

Vi presentiamo il Bergamino. È superstizioso, parla un dialetto (il gaì) che comprendono solo i membri della sua casta, pratica l’endogamia, è analfabeta e molto religioso, si veste con grembiule, cappellaccio di feltro, zoccoli, panciotto, camiciotto e mantello di lana e si adorna con orecchini, catene e orologi d’oro. Completano il quadro una spiccata capacità commerciale e il possesso di un buon capitale. In questa figura di un secolo fa, quasi leggendaria, si può rintracciare l’origine della prima “industria casearia” nel Nord Italia.