
L’eroica viticoltura della Valtellina
Siamo andati in Valtellina chiamati da Mamete Prevostini che inaugurava la sua nuova cantina di Postalesio.
Siamo andati in Valtellina chiamati da Mamete Prevostini che inaugurava la sua nuova cantina di Postalesio.
Sarà stata la forza delle suggestioni, che spesse volte prendono il sopravvento senza che ce ne rendiamo conto, ma ho davvero avuto l’impressione di aver assaggiato un vino dal sapore ondeggiante, incostante, fluttuante.
Il suo sodalizio con Vittorio Moretti, patron di Bellavista, è così serrato, intenso e duraturo da farci dimenticare che Mattia Vezzola ha anche una vita sua.
Nonostante si stia per l’ennesima volta riscrivendo la sua storia e con essa tutta la storia della viticoltura europea, il fascino del pinot nero non conosce tregua.
Dopo aver preso spunto dagli argomenti che riguardavano gli aspetti salutistici del vino, per completare il nostro rapidissimo excursus dobbiamo dire, però, che il vino contiene anche due sostanze che Veronelli definì problematiche.