Bergamo e le sue glorie casearie

Bergamo e le sue glorie casearie

Una rubrica tematica sul formaggio scritta da una bergamasca ed edita da Seminario Veronelli non poteva non contenere un’uscita dedicata interamente ai formaggi di Bergamo, a maggior ragione se si considera che questa città dal 2019 è Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, candidatasi a tale titolo proprio in virtù del suo vasto patrimonio caseario.

LUOGHI DEL BUON BERE. Vino buono

LUOGHI DEL BUON BERE. Vino buono

Roberto Zadra sulla carta dei vini ha idee molto chiare: “Vado alla ricerca di quei vini che non si trovano nei classici canali distributivi: voglio che i miei clienti, anche i più giovani, abbiano l’opportunità di assaggiare sempre qualcosa di nuovo. Non vorrei sembrare un bastian contrario, ma di una cosa vado molto orgoglioso: nel vino non ho mai seguito le mode di mercato. Il cliente ha delle richieste, ma io ho le mie proposte”.

LUOGHI DEL BUON BERE 2022

LUOGHI DEL BUON BERE 2022

Stefano Fagioli ribalta e conferma, a un tempo, l’icona della semplice trattoria di campagna. La conferma perchè ha orgogliosamente scelto un luogo perduto tra le padane spianate nebbiose, la ribalta per l’eccellenza delle preparazioni, la cura gastronomica e la personale, stratificata e miracolosa offerta enoica. Vale il viaggio, ovunque sia il luogo di partenza.

Il Nito Benaco Bresciano Rosso 2017 La Rifra

Il Nito Benaco Bresciano Rosso 2017 La Rifra

Il Nito unisce le uve di cabernet sauvignon e merlot al garbo gentile, profumato e fresco del marzemino. Appassimento in cassette di legno per due mesi, vinificazione e prima di sosta per due anni in barriques. Ne nasce un sorso concentrato e sapido senza eccessi, netto nei suoi sentori di violetta, rosa e spezie, con un tannino levigato ma presente e un profilo morbido come i lacustri rilievi da cui proviene.

Theia Bianco Passito 2019 Nove Lune

Theia Bianco Passito 2019 Nove Lune

Quando Theia entra nel calice ne avvolge le pareti con i suoi riflessi di oro antico, svelandosi subito caldo, annunciato da un frutto ben maturo di albicocca e susina, rinfrescato poi da qualche piacevole accenno balsamico; al sorso si offre ricco e non eccessivo, molto fluido, integro nei sapori e molto bilanciato tra dolcezza e freschezza.