Un toscano sull’Etna

Un toscano sull’Etna

Un popolare film di fantascienza racconta di alcune persone che, provenienti dai più diversi luoghi, a seguito d’incontri ravvicinati con alcuni UFO, vengono irresistibilmente attratte da un monte dalla sagoma insolita, apparso loro in una sorta di visione ossessiva.

Fiuto da cane per la caccia al vino

Fiuto da cane per la caccia al vino

Una delle differenze che passano tra un ombrello e, ad esempio, un dipinto di Courbet sta nella diversa possibilità di proporre messaggi, concetti, informazioni, di restituire le idee, le impressioni, la visione del mondo di un essere umano, un frammento del suo tempo, dei suoi luoghi, delle sue relazioni.

Una faccia, una razza

Una faccia, una razza

Fuori da ogni retorica e fuori da qualsiasi rimando cinematografico al Mediterraneo di Gabriele Salvatores, resta il fatto che davvero il barcaiolo che mi portava ogni mattina su una spiaggia selvaggia e fuori mano mi offriva del Ouzo artigianale in un lurido bicchiere ripetendomi ad ogni brindisi, “italiani e greci una razza e una faccia”.

Vigne antiche per vini di oggi

Vigne antiche per vini di oggi

Lo ricordo ancora nettamente l’Etna – la Montagna, come lo chiamano i siciliani – dal viaggio compiuto la scorsa primavera, con la sua cima imbiancata, la lunga scia di fumo tesa verso sud.