Lazio. Una panoramica enoica

Lazio. Una panoramica enoica

Che fine hanno fatto le tradizionali denominazioni di origine laziali? Che ne è stato della diffusione, non soltanto nell’Italia centrale ma anche in tante regioni del nord, dei suoi vini bianchi che hanno allietato i pasti e le serate di tanti italiani prima dell’avvento del Pinot Grigio? Le vecchie Denominazioni sono diventate obsolete in mano a cantine sociali incapaci di dare risalto alle loro produzioni. Per fortuna migliora il quadro un discreto gruppo di aziende. Queste continuano a mostrare una buona vitalità con successi destinati, ci auguriamo, ad aumentare nei prossimi anni.

TRENTINO Vini d’Oro / 1

TRENTINO Vini d’Oro / 1

Le colline e le montagne maestose attorno a Santa Massenza nella culla climatica della Valle dei Laghi sono una riserva di biodiversità. Le vigne di Alessandro Poli sono un esempio di equilibrio agro-ambientale in cui si integrano la filosofia biologica e quella biodinamica.
Naranis, nato dai vitigni resistenti Bronner e Solaris, è un vino snello e affilato, dalle note agrumate e aromatiche.

CALABRIA. Una panoramica enoica

CALABRIA. Una panoramica enoica

Ormai da alcune edizioni della Guida Veronelli stiamo segnalando che i vini calabresi si mostrano più precisi, integri e puliti rispetto a non molti anni fa. Anche quest’anno non possiamo che rallegrarci per una situazione che in Calabria continua a risultare positiva e orientata sulla via di sicuri miglioramenti.

PUGLIA. Una panoramica enoica

PUGLIA. Una panoramica enoica

Puglia. Un territorio di forti contrasti. Sanguigna terra bagnata da due mari. Dominata da variopinti paesaggi luminosi percorsi da filari di vigne. Quattro le Docg, ventinove le Doc per una vitivinicoltura che presenta ancor oggi un plurisecolare sistema di allevamento ad alberello che mantiene la sua capacità di tutelare la vite da climi tendenzialmente caldi e aridi.