
Per rimanere col naso per terra
Per quanto generalmente si preferisca fingere di non saperlo, è possibile trovare più d’un elemento in comune tra un grande vino e il più semplice, più ingenuo dei vini prodotti per l’autoconsumo familiare.
Per quanto generalmente si preferisca fingere di non saperlo, è possibile trovare più d’un elemento in comune tra un grande vino e il più semplice, più ingenuo dei vini prodotti per l’autoconsumo familiare.
Dalla descrizione analitica della sensazione alla comprensione della vicenda narrata, al riconoscimento di figure, moti, tensioni e distensioni, articolazioni, puntualizzazioni, momenti retorici e risonanze emotive: quando potremo comprendere meglio il discorso di un grande vino?
Superare la prova del tempo, cioè esprimere un buon livello qualitativo a seguito di una prolungata permanenza in bottiglia, è quasi sempre un requisito essenziale perché un vino possa definitivamente dirsi “di qualità”.
Parlar del tempo significa sempre più spesso parlar di nulla, recitare considerazioni banali su questa o quella presunta anomalia metereologica.
Un popolare film di fantascienza racconta di alcune persone che, provenienti dai più diversi luoghi, a seguito d’incontri ravvicinati con alcuni UFO, vengono irresistibilmente attratte da un monte dalla sagoma insolita, apparso loro in una sorta di visione ossessiva.