Camminare le Vigne a Villa Franciacorta
a cura della Redazione

Villa Franciacorta è un luogo della memoria.

Quando Alessandro Bianchi nel 1960 acquista le terre e il borgo di Villa, tutti lo prendono per matto. La terra non appariva un investimento serio e il borgo cadeva a pezzi, abbandonato. 

Lui compie un restauro filologico e ottiene che sia revocato su tutto il perimetro il permesso di edificabilità. Salvi i boschi e i vigneti che lui recupera, mentre inizia a progettare di far vino. Con calma e visione.

Via via il suo lavoro e il suo impegno mostra pienamente lodevoli risultati, sempre in evoluzione. E noi li abbiamo visti coi nostri occhi: è stata una mattinata magnifica!

Roberta Bianchi, figlia del fondatore e suo figlio Matteo Pizziol ci hanno condotto “tra le vie del borgo”, nelle cantine del Cinquecento, nelle vigne tanto amate, nel rispetto degli ecosistemi. 

Qui l’abusata parola “sostenibilità” si trasforma in pratiche quotidiane che sono vera e propria cura. La qualità del vino nasce anche da questo genuino e sempiterno amore per la terra: vero e non mediato da secondi fini.

Abbiamo camminato la vigna tra i profumi d’autunno, i colori accesi, la vegetazione e il bosco che costituiscono buonissima parte dell’estensione aziendale.

E poi la scelta di vinificare solo uve proprie, la cantina completamente ipogea che amplia il nucleo storico risalente al Cinquecento.

Tutti i Franciacorta sono millesimati, tutti con un minimo di 36 mesi sui lieviti e realizzati con lieviti autoctoni: una scelta unica sul territorio franciacortino. 

La selezione di questi lieviti è frutto di un lungo percorso di ricerca in collaborazione con l’università di Firenze. E sta dando frutti crescenti e visibili.

Fil rouge? Esaltare appieno le caratteristiche del suolo che è di origine marina, poiché qui il ghiacciaio che plasmò i suoli morenici della Franciacorta non è mai giunto. I suoli sono, infatti, composti da argille sedimentarie e marne stratificate, e ricchi di fossili marini. 

Base superba per declinare lo stile Villa, ben riconoscibile durante la degustazione.

Andrea Alpi, curatore Guida Veronelli e nostro responsabile Formazione, ci ha accompagnato nel felice incontro con 6 declinazioni enoiche targate Villa.

I vini in degustazione erano tutti in formato Magnum, ad esaltare l’affinamento, e sono stati una sciarada enoica:

  • Franciacorta Satèn Brut millesimato Magnum Mon Satèn 2019
  • Franciacorta Brut Millesimato Magnum Cuvette 2019
  • Franciacorta Pas dosè millesimato Magnum Diamant 2019
  • Franciacorta Rosé Brut Millesimato Magnum Bokè 2016
  • Curtefranca Rosso Magnum Gradoni 2018

Sorpresa che ha coronato questo percorso sensoriale, l’RNA Extra Brut, Riserva Nobile Alessandro Bianchi, millesimo 2007, un capolavoro in complessità e riconoscibilità.

Un grazie di cuore a Villa Franciacorta, a Roberta Bianchi e Matteo Pizziol.

Ci hanno regalato un’esperienza veronelliana a 360°!