
L’edizione 2022 riconosce l’alto valore del “ret” e premia l’agricoltrice in Pontoglio (BS) per aver reso possibile, con Vittorio Fusari, la rinascita dell’antico salume di Franciacorta
Il Comitato Francesco Arrigoni ha assegnato il 2 maggio, con un partecipato incontro finalmente in presenza, il Premio in memoria del giornalista, già presidente del Seminario Veronelli, scomparso nel 2011 a soli 52 anni.
Nella decima edizione, l’iniziativa promossa da familiari, amici e colleghi di Arrigoni è tornata in uno dei territori da lui più amati, la Franciacorta, a Erbusco, ospite del Consorzio che riunisce aziende vitivinicole e vignaioli.
Attribuito annualmente a un’iniziativa nel settore agricolo, alimentare o dell’accoglienza che metta al centro la valenza etica, il Premio quest’anno è andato all’agricoltrice bresciana Emiliana Bertoli di Pontoglio.
Le è stato assegnato per contribuito alla riscoperta della “ret”, antico salume franciacortino pressoché scomparso con l’estinzione dell’agricoltura contadina tradizionale di cui è figlio.
La ret è un insaccato di grandi dimensioni, fatto di sola carne di coscia suina, triturato a punta di coltello, impastato con salvia, scorza di limone, aglio, noce moscata e vino di Franciacorta, insaccato in budello bovino, legato a mano e sottoposto a lunga stagionatura.
È un riconoscimento importante per quelle competenze diffuse legate al piccolo allevamento e alla lavorazione del maiale che Arrigoni ha spesso raccontato nei suoi articoli.
Ma è anche un modo per ricordare un amico prezioso del Comitato, Vittorio Fusari, l’eclettico cuoco filosofo di Iseo, mancato prematuramente nel 2020, mentore di Emiliana e artefice del progetto “ret”.
La motivazione ufficiale del Premio
Praticare un’agricoltura sensibile all’ambiente, alla biodiversità, al benessere animale e attenta alle relazioni sociali è sempre una scelta difficile e impegnativa, ma farlo in un contesto votato al modello produttivo agroindustriale richiede coraggio e determinazione ancora maggiori.
In un fazzoletto di terra nella pianura bresciana, lasciatole dal fratello scomparso prematuramente, Emiliana – abbandonata la professione di sarta – ha iniziato a coltivare piccoli frutti e mais per dedicarsi, poi, a quei grani antichi che il padre osteggiava perché poco produttivi ma di cui la nonna aveva affezionata memoria.
Nella piccola azienda hanno, poi, trovato posto galline, conigli e manzette e presto il progetto di Emiliana ha incontrato il sostegno concreto di spiriti affini: il marito Giuseppe Giavarini, bancario convertito all’agricoltura, ma anche artigiani e cuochi sensibili, su tutti l’amico e mentore Vittorio Fusari.
Dai maiali di Emiliana e dal sapere gastronomico di Vittorio è nato il progetto “ret” per il recupero dell’antico, omonimo salume.
Grande cucina in chiusura, a scopo benefico
Alla cerimonia è seguita la storica – oggi nuovamente possibile- cena di raccolta fondi per il Comitato, affidata solitamente a una grande firma della cucina italiana. Quest’anno è stato Philippe Léveillé, chef del ristorante due Stelle Michelin Miramonti L’Altro di Concesio (BS), a proporre alcuni “capolavori del gusto” presso l’Accademia Symposium, luogo in cui si formano nuove generazioni del settore agroalimentare e turistico.
Premio Francesco Arrigoni 2022 | A Emiliana Bertoli
Azienda Agricola Emiliana Bertoli
Pontoglio BS

www.comitatofrancescoarrigoni.org
Crediti fotografici: Accademia Symposium; Consorzio Franciacorta; Miramonti L’Altro; Seminario Veronelli.
