Nel borgo di Villa, in Franciacorta, sede dell’omonima azienda franciacortina, luogo denso di storia e impegno, si è svolto un evento dal senso singolare e importante. Una serata benefica a favore dell’Associazione Onlus Niños Que Esperan, realizzata all’insegna di suggestioni dantesche in cui impegno sociale, importanti assaggi e uno speciale percorso gastronomico si sono armonicamente fusi.

La serata si è svolta intorno alla meditazione dantesca, in occasione del settecentesimo anniversario della nascita del poeta che ricorre nel 2021. 

E infatti “Convivio”(titolo della celebre opera dantesca) era il titolo dato alla cena proposta su invito.

Philippe Léveillé, chef dello stellato Miramonti l’Altro, e Andrea Marenzi, Chef dell’Éla Osteria in Villa hanno creato il percorso gastronomico.

Durante la serata Roberta Bianchi e il marito Paolo Pizziol, anime di Villa Franciacorta, hanno presentato una selezione speciale: un bauletto che è oggetto d’arte, prodotto in soli 150 pezzi e composto da 3 bottiglie d’assoluta eccellenza: un Millesimo 2015 in tre differenti dosàge, a rappresentare i tre canti della Divina Commedia.

Dall’Inferno al Paradiso, attraversando il Purgatorio, un percorso degustativo iniziato con un Pas Dosé servito al tramonto, raffigurazione in altorilievo su rame di Caronte, traghettatore delle anime dannate, a rappresentare l’Inferno.
Purgatorio, uno stupefacente Extra Brut abbinato all’iconico piatto dello Chef Léveillé “Alici nel paese delle meraviglie”, e Paradiso, un incantevole Brut la cui potenza ha esaltato la cacciagione locale sapientemente elaborata dallo Chef Marenzi, hanno esaltato gli ospiti (stampa nazionale, internazionale e locale, imprenditori, professionisti dell’Ho.Re.Ca., Vip, Villa Lovers).

Le tre etichette sono riproduzioni fedeli delle opere di Gustave Dorè, celebre pittore e incisore francese della seconda metà dell’Ottocento.

La Divina Commedia per un riscatto sociale. Salir accompañados è il progetto che finanzia un programma educativo per ragazzi che, una volta raggiunta la maggiore età, devono abbandonare la comunità che li ha accolti, orfani, da piccoli. La casa-famiglia è il passaggio verso l’indipendenza, la vita adulta, la realizzazione dei sogni per raggiungere i (propri) loro obiettivi e finalmente spiccare il volo.