Un progetto che intreccia i valori del fare e dell’essere comunità
Lo scorso lunedì 17 giugno siamo stati ad Alba per l’edizione 2024 di Barolo en primeur: il primo e unico progetto in Italia che intreccia due dei grandi ambasciatori del made in Italy, il Barolo e il Barbaresco, ai valori della solidarietà, del territorio, dell’arte e della finanza sociale. È un’asta solidale internazionale voluta e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con la Fondazione CRC Donare ETS e con il supporto del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Dopo aver raccolto nelle prime 3 edizioni oltre 2,37 milioni di euro (più di 660 mila € nel 2021, più di 834 mila € nel 2022 e 877 mila € nel 2023) per lo sviluppo di progetti sociali e culturali, Barolo en primeur tornerà a fine ottobre 2024 per la quarta edizione.
Protagoniste di Barolo en primeur sono le barrique della Vigna Gustava, vinificate dall’enologo Donato Lanati in maniera separata per dare a ognuna la propria personalità unica, frutto della parcellizzazione della vigna in base all’esposizione, all’altitudine e all’età delle viti. Il Barolo viene battuto all’asta un anno dopo la vendemmia, quindi deve poi attendere ancora più di 2 anni prima di poter essere messo in commercio, completando così i 38 mesi di invecchiamento minimi a decorrere dal 1º novembre dell’anno di produzione delle uve, come richiesto dal disciplinare di produzione del Consorzio.
In parallelo alle barrique, l’iniziativa coinvolge la base produttiva del Consorzio interessando direttamente le cantine di Barolo e Barbaresco. A partire dalla seconda edizione, infatti, molte aziende vinicole del territorio donano le proprie bottiglie, ciascuna in quantità e in formati diversi, che vengono messe all’asta durante Barolo en primeur come lotti comunali, cioè raccolte in maniera super partes sotto il cappello del Comune d’appartenenza. Il ricavato viene devoluto alla Scuola Enologica di Alba e ad altri enti territoriali, un investimento sulle nuove generazioni fondamentale per promuove sempre più il territorio, che negli ultimi anni ha visto una crescita sotto molti punti di vista, grazie alle competenze e all’attrattività che solo l’educazione sa portare.
Così Mauro Gola, neopresidente di Fondazione CRC:
“Barolo en primeur incarna in pieno i valori e la mission della Fondazione CRC: valorizzazione e sviluppo del territorio, sostegno agli enti attivi in ambito sociale e culturale, attenzione alla formazione delle giovani generazioni“.
Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Sergio Germano, nuovo Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani:
Nel mio nuovo incarico vorrei concentrare l’attenzione sulle notevoli potenzialità che il progetto ha dimostrato di avere e valorizzare certamente i brand Barolo e Barbaresco, che hanno bisogno di consolidare il proprio posizionamento alto e dare risalto a realtà ancora poco conosciute. Cosa che avviene già con i lotti comunali, i quali mettono insieme nomi di aziende già famose con altre che magari si sono appena affacciate sul panorama mondiale e sui mercati secondari. Oltre a questi obiettivi, il coinvolgimento della Scuola Enologica di Alba riporta l’attenzione all’importanza della formazione ed educazione sul territorio, a cui le nostre cantine sono molto attente.