La presentazione ufficiale della Guida Oro I Vini di Veronelli 2024 si è svolta a Parma, presso il Centro Paganini Congressi, gioiello di archeologia industriale frutto della sapiente ristrutturazione di Renzo Piano dello storico zuccherificio Eridania.

Il Comune di Parma ha accolto il nostro desiderio di sbarcare nella città già Capitale italiana della cultura e primo Comune italiano a fregiarsi del titolo UNESCO di Città creativa della gastronomia.

Un ringraziamento sincero è dovuto alle istituzioni comunali, in primis al Sindaco Michele Guerra e all’Assessore con delega alla Città Creativa UNESCO Marco Bosi che ha presenziato l’evento, portando i graditissimi saluti dell’amministrazione.

Un evento partecipato

È stato un momento di vera partecipazione. Lo dicono i numeri, con oltre 300 vignaioli riuniti in una sala gremita e attenta. Lo dicono gli applausi e i commenti: è stato un’occasione di festa e confronto, dedicati all’eccellenza e al costante lavoro di chi ha fatto del vino una ragione di vita.

La presentazione è stata condotta da Simonetta Lorigliola, caporedattrice del Seminario Veronelli. Presenti sul palco i curatori della Guida: Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli, Alessandra Piubello.

La presidente del Seminario Veronelli Angela Maculan ha portato il saluto ufficiale dell’associazione, ricordando l’analogia che esiste tra il lavoro intenso che la redazione e i curatori dedicano alla Guida, e l’altrettanto faticoso lavoro del vignaiolo: entrambi sono percorsi che durano un intero anno e portano a una conclusiva e rispettiva “vendemmia”.

Maculan ha chiamato sul palco l’intera squadra che ha lavorato per dare vita alla Guida Veronelli 2024 e sul palco, oltre ai curatori, sono stati presentati:

lo staff del Seminario Veronelli: Rossana Caprile, Massimo Pulcini e Simonetta Lorigliola;
la Redazione: Amanda Ballarè, Massimo Bugini, Valeria Calamaro, Chiara De Carli, Federico Duca, Francesca Motta, Laura Alemagna, Antonella Corona, Elisa Salvi;
l’ufficio stampa e promozione: Emanuela Capitanio;
Andrea Burini, Paolo Carminati, Dario Carrara, Elena Ferrari, Maurizio Lustro, Roberto Nava, Simona Rota, Sara Ruggeri, Luca Scarpellini, Tommaso Spaini che si sono occupati di gestione, catalogazione e servizio vini. Infine, un ringraziamento è andato al prezioso lavoro dei nostri grafici, lo studio Dugongo.

La Guida Veronelli 2024: un classico contemporaneo

Un libro, un compendio di enologia contemporanea. Un manuale per orientarsi nell’eccellenza enoica italiana. Uno strumento di lavoro per operatori del settore. Un parametro di confronto per i vignaioli.

Questo vuole essere la Guida Veronelli oggi, fiera di essere la prima pubblicazione italiana nella sua tipologia, erede dei Cataloghi Bolaffi e dei Repertori dei Vini italiani creati da Luigi Veronelli negli anni Sessanta del Novecento.

Per la sua storia la Guida Veronelli è ormai un classico irrinunciabile: “un classico è qualcosa che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”, scriveva Italo Calvino. Così oggi, la Guida Veronelli, fedele alla filosofia veronelliana, evolve ogni anno nell’attenta analisi del panorama enoico italiano.

Libera, indipendente, autofinanziata

Il Seminario Veronelli, associazione senza scopo di lucro, edita ogni anno la sua Guida in maniera totalmente autofinanziata. Gli stakeholders del Seminario Veronelli sono i suoi associati: vignaioli, ristoratori, operatori di settore e appassionati che costituiscono le energie e la vitalità dell’associazione. E che rendono possibile destinare risorse al progetto della Guida.

I curatori operano in completa autonomia, svolgono le degustazioni e le valutazioni come atti di responsabilità individuale: ogni giudizio e ogni punteggio è firmato con nome e cognome. Una pratica in cui emergono due valori importanti: la trasparenza e l’apertura diretta al confronto.

Le premiazioni: Migliori Assaggi e SOLE

Il momento clou della giornata è stata, naturalmente, la Premiazione.

Sono stati assegnati i cinque Migliori Assaggi, dedicati ai quei vini che, ognuno nella loro tipologia, hanno registrato i migliori punteggi:

Miglior Vino Spumante
Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012Ferrari F.lli Lunelli

Miglior Vino Bianco
Ornellaia Bianco Toscana 2020Ornellaia

Miglior Vino Rosato
Etna Rosato 2022Russo Girolamo

Miglior Vino Rosso
Barbaresco Sorì Tildin 2020Gaja

Miglior Vino Dolce o da Meditazione
Vin San Giusto Toscana Bianco Passito 2015San Giusto a Rentennano

Camilla Lunelli, Angelo Gaja, Elena Oprea, Andrea Baccelli, (Giuseppe Russo assente giustificato), hanno varcato il palcoscenico per ritirare il Premio dalle mani dei curatori.

In particolare Angelo Gaja ha regalato al pubblico un intervento in cui ricordava i suoi viaggi a Parma da giovane vignaiolo, l’incontro con un vino così diverso dal Barbaresco, il Lambrusco e numerose liaison – inedite- tra le Langhe e il territorio di Parma.

Il SOLE, premio veronelliano per eccellenza, è toccato a 10 vignaioli che hanno saputo, nel giudizio unanime dei curatori, trasformare un vino in un racconto, una testimonianza storica, culturale o creativa.

Hanno ottenuto il SOLE 2024:

Clairet Vino Rosso 2019 – Grosjean Vins
Grignolino d’Asti Parcella 505 2021 –
I Parcellari
Trecento Vino Rosso 2015 –
Martinetti Franco M.
Recioto di Soave Classico Renobilis 2016 –
Gini
Romagna Sangiovese Superiore Riserva Predappio di Predappio Vigna del Generale 2020 –
Nicolucci
Sancaba Pinot Nero Toscana 2021 –
Sancaba
Lacrima di Morro d’Alba Superiore 2021 –
Mancinelli Stefano
Vesuvio Bianco Contradae 61.37 2020 –
Casa Setaro
Rampone Minutolo Valle d’Itria 2022 –
I Pastini
Sicilia Grillo Mozia Tenuta Whitaker 2022 –
Tasca d’Almerita

Hervé Grosjean, Davide Canina, Franco Martinetti, Claudio Gini, Alessandro Nicolucci, Carlo Franchetti, Stefano Mancinelli, Massimo Setaro, Gianni Sartarelli e Benedetta Gatti hanno ricevuto il SOLE dai curatori.

Le Aziende Premiate – ©foto Annarita Melegari

Last but not least: la degustazione

Infine, la parte sensoriale, atto fondamentale nell’incontro con il vino.

Gli ospiti accreditati, ossia gli oltre 300 vignaioli e operatori del settore, hanno potuto accedere a una degustazione esclusiva dei vini premiati.

Dalle ore 18.00 la degustazione è stata aperta al pubblico, in un momento in cui gli appassionati hanno potuto degustare veri e propri capolavori liquidi, e incontrare un esempio concreto di filosofia veronelliana applicata ovvero tradotta in un momento di pubblico incontro.

Che altro dire? È stato un gran momento di emozione, confronto e dialogo.

Un ringraziamento a tutti i vignaioli, ristoratori ed operatori di settore che sono stati con noi per condividere questa importante tappa annuale della nostra associazione.

Si prevedono prossimi eventi sul territorio, quindi: ci vediamo alla prossima veronelliana occasione!