Ca’ del Bosco presenta un innovativo progetto nato dalla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia. Obiettivo comune: promuovere l’arte come interprete e messaggera di un territorio.

di Massimo Pulcini

Venerdì 15 luglio si è svolta, presso la sede di Ca’ del Bosco, cuore pulsante in Franciacorta, la presentazione del nuovo progetto Arte in Vigna, promosso dalla storica realtà enoica in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Brescia SantaGiulia, istituto di alta formazione interamente dedicato all’arte, alla ricerca e alla tecnologia.

L’Arte è da sempre un aspetto chiave per Ca’ del Bosco. Basti pensare alle singolari opere in esposizione permanente tra i filari, in cantina e nei curati giardini aziendali.

Ma oggi Ca’ del Bosco avanza ancora nel suo sodalizio con il mondo dell’arte e, attraverso l’Accademia, raggiunge i giovani, artisti in pectore.

L’idea è nata durante il periodo pandemico quando, in un contesto difficile e rallentato, l’azienda si è fermata a riflettere su come cercare di comunicare ancora meglio la propria identità e il proprio impegno per l’ambiente e il territorio. Da qui è nato il Manifesto Ca’ del Bosco e, grazie alla collaborazione con Giuseppe La Spada, l’avvio del percorso che si è concluso con l’anno accademico 2021/2022.

Il progetto, grazie al contributo dell’architetto di casa Gabriel Falconi, ha previsto l’installazione, in prossimità dei vigneti storici e degli snodi cicloturistici più interessanti, di 23 totem in corten: da un lato si possono trovare informazioni sul vigneto, anche grazie alla presenza di un QRcode di approfondimento che rimanda a una sezione dedicata del sito di Ca’ del Bosco, dall’altro si possono ammirare le opere artistiche dei giovani studenti.

È stato inoltre realizzato, in lingua italiana e inglese, un sito internet dedicato al progetto che, grazie alla presenza di immagini fotografiche e testi di approfondimento, racconta dettagliatamente il lavoro svolto, ogni singola opera e l’artista o gli artisti che l’hanno realizzata.  

C’è anche l’aspetto etico, un versante in cui l’impegno di Ca’ del Bosco è consolidato: tra gli anni Ottanta e Novanta l’approccio con la viticoltura biologica e biodinamica conclusosi con la conversione al bio di tutte le superfici vitate tra il 2014 e il 2016. Oggi quasi 450 ettari sono divisi in 281 a vigneto in regime bio, 4 a uliveto e oltre 150 ettari sono boschi, pascoli, seminativi e aree verdi, a garanzia e tutela della biodiversità ambientale.

Dice Maurizio Zanella, fondatore e presidente: «Da sempre ho creduto nel linguaggio espressivo dell’arte. Unire il potere dell’arte alla nostra ferma convinzione che l’agricoltura biologica certificata sia la strada migliore da intraprendere per salvaguardare la Franciacorta. Rappresenta il nostro modo di dire grazie a questo territorio che tanto ci ha donato».

Dello stesso avviso Benedetta Albini, direttrice dell’Accademia: «Siamo orgogliosi di essere arrivati fin qui, il progetto Arte in Vigna non solo ha reso i nostri studenti protagonisti di un messaggio importante, ma altresì li ha messi alla prova mostrando loro cosa significhi confrontarsi con un committente così importante. L’auspicio finale è che queste opere d’arte consentano a tutti i fruitori di conoscere e riconoscere, con uno sguardo nuovo, forse più consapevole, il proprio territorio».

La Franciacorta, in questo senso, gode di una grande opportunità, ma anche di una grande responsabilità: le bellezze paesaggistiche, la presenza del lago, un patrimonio artistico e culturale di valore e un’importante offerta gastronomica ed enoica rappresentano degli asset strategici per lo sviluppo di un turismo responsabile e attento, in equilibrio con il territorio e con le comunità che lo abitano.


MASSIMO PULCINI
Classe 1987, nato e cresciuto a Nembro, provincia di Bergamo. Si laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Bergamo. Nel 2020, dopo aver frequentato i corsi ONAV, decide di cambiare vita per dedicarsi alle sue passioni: il vino, la comunicazione e le pubbliche relazioni. Consegue così prima il Master in Global Marketing, Comunicazione e Made in Italy promosso dalla Fondazione Italia-USA e poi il Master in Comunicazione del settore enologico e del territorio presso l’Università Cattolica di Brescia. Appassionato di politica e impegno civile, ha svolto attività di volontariato presso associazioni del territorio oltre che essere stato impegnato, per dieci anni, nella giunta comunale. Da alcuni anni collabora con il Seminario Veronelli dove si occupa di redazione e comunicazione.