Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta.
Ecco il primo per la Sardegna.

Sensazioni mature e saline

di Gigi Brozzoni

Sicuramente è il vermentino il vitigno più diffuso in Sardegna, ma preferiamo suggerivi un vino bianco da uve più strettamente legate ad un unico territorio; così abbiamo pensato che la varietà più interessante fosse il torbato, un vitigno che, in Sardegna, viene coltivato solo nella zona di Alghero. 

Anticamente chiamato Trubat iberica si è poi modificato in Turbat e Turbato fino all’attuale Torbato, ma sembrerebbe corrispondere al Cuscosedda bianca presente nella provincia di Nuoro. 

Molti ritengono che sia un vitigno di origine greca, portato in Sardegna durante la dominazione catalana e presente in diverse aree della penisola iberica. 

Il nostro Alghero Torbato Centogemme del 2019 è prodotto dalla famiglia Parpinello che iniziò a coltivarlo innestando cento gemme, le quali pian piano sono diventate 50.000 ed occupano 11 ettari di suoli miocenici di  marne calcaree e conglomerati arecacei. 

Le uve vengono raccolte manualmente a settembre inoltrato; vengono fermentate in vasche di acciaio e il vino nuovo si affina fino alla primavera successiva.

È di un bel colore giallo paglierino e il suo profumo si offre con rapidi richiami floreali che sfiorano il miele d’acacia e si addentrano tra aromi fruttati maturi, anche agrumati, freschi e vegetali. 

Il sapore è fragrante, intensamente fruttato con sfumature sapide e appena speziate. 

La persistenza si prolunga su sensazioni mature e insieme saline, che ne fanno un vino ottimo su piatti anche ben saporiti della cucina marinara.

poderiparpinello.it

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Gigi_Brozzoni

Gigi Brozzoni

Curatore della Guida Oro I Vini di Veronelli nato e residente a Bergamo, dopo molteplici esperienze maturate nel campo teatrale e nella progettazione di arredi, nel 1986 incontra Luigi Veronelli. La passione per il vino lo spinge a costanti frequentazioni gastronomiche finché nel 1988 arriva al Seminario Permanente Luigi Veronelli di cui assume la direzione nel 1989. Vi rimarrà per 25 anni fino al pensionamento nel 2013. Ha diretto la rivista Il Consenso è stato animatore di convegni tecnico-scientifici in ambito viticolo ed enologico e ideatore e conduttore di corsi di analisi sensoriale per professionisti e appassionati. Negli anni Novanta ha curato la redazione dei Cataloghi Veronelli dei Vini Doc e Docg. e dei Vini da Favola. È autore del libro Professione Sommelier che fu adottato come primo manuale sul vino per le scuole alberghiere italiane. Per l’Associazione Le Città del Vino ha curato numerose edizioni de Le Selezioni di Eccellenza dei vini italiani.