Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il secondo per la Liguria.

UN ROSATO INTRIGANTE
di Marco Magnoli

L’azienda, guidata da Marco Rizzo insieme alla moglie Carla e alla figlia Bianca, è stata fondata da sua madre Laura Aschero che, nel 1975, decise di recuperare a vigneto alcuni terreni di famiglia nel Ponente Ligure, nell’area di Pontedassio, iniziando presto a vinificarne direttamente le uve.

Marco ha ereditato la passione materna e, pur impegnato in altra attività professionale, col tempo è stato capace di ampliare e ammodernare l’attività vitivinicola, riuscendo anche a creare quello che ritiene un vanto, ossia una cantina moderna e tecnologicamente attrezzata ospitata in un antico palazzo ed estesa sotto la piazza del paese.

L’azienda è da tempo nota tra gli appassionati per i suoi interessanti Pigato, Vermentino e Rossese, ma oggi vogliamo occuparci del piacevole Rosato presente nella sua gamma, che si pone idealmente nel solco di una felice tradizione fiorente soprattutto nell’area costiera del sud della Francia, in particolare in Provenza, dove i Rosati sono preziosi compagni sulle tavole estive e, ancor più, immancabile e irrinunciabile accompagnamento di aperitivi e spuntini leggeri.

Consuetudini di consumo che ci piacerebbe si espandessero lungo la costa e varcassero il confine italiano, magari stimolate da un rinnovato impegno da parte dei nostri produttori per una tipologia che, ci sembra, rimane al momento ancora un poco secondaria.

Il Rosato di casa Aschero, nella sua semplice schiettezza, ha personalità intrigante e comunque non banale, ideale per animare una divertente e frizzante serata.

Prodotto con rossese insieme ad altre varietà a bacca bianca, è vino dal colore accattivante e dal profumo fresco e fragrante, che trova una sponda di spontanea vitalità nel vago rilievo speziato e nel sottile accenno di erbe aromatiche

Anche il sorso mostra gustosa freschezza, che dona vitalità all’ammiccante dolcezza del frutto, regalando una beva agile, gradevolmente sapida e pulita.


MARCO MAGNOLI

Deve alla tradizione familiare la passione per i vini di qualità e a Luigi Veronelli, incontrato nel 2001, l’incoraggiamento a occuparsi di critica enologica. Dal 2003 è collaboratore del Seminario Permanente Luigi Veronelli. È tra i curatori della Guida Oro I Vini di Veronelli.