Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il terzo per la Campania.

Il caprettone si fa cremoso spumante
di Alessandra Piubello

Massimo Setaro entra nell’azienda di famiglia nel 2005, restando nel solco della tradizione paterna di rispetto viticolo ma imprimendo una rinnovata energia e passione personale. La cantina è un tutt’uno con la casa di famiglia e Casa Setaro a Trecase è resa un luogo accogliente anche dalla padrona di casa Mariarosaria.

I vigneti, a piede franco, si estendono su 14 ettari, fra i 200 e i 350 metri di altitudine, in varie aree del Parco del Vesuvio. Il terreno vulcanico si presenta sabbioso, a tratti ghiaioso, ricco di minerali. Da generazioni i Setaro credono nelle potenzialità del caprettone (il nome deriva forse dalla forma del grappolo, simile alla barbetta di una capra), vitigno autoctono del Vesuvio, tanto che sono stati fra i primi a valorizzarlo e a produrlo in purezza. Il primo metodo classico di caprettone è stato prodotto a casa Setaro da un’intuizione felice di Massimo. Dall’Alto Tirone, punto più alto dei vigneti, dove si intrecciano alle pinete, arrivano le uve destinate al Pietrafumante, che affina per 30 mesi sui lieviti. Bollicine di carattere, sapide e cremose, dal sorso dinamico e lungo.


Alessandra Piubello

Giornalista e scrittrice veronese, degustatrice professionista, è Direttore di numerosi periodici e autrice di libri e reportage di turismo gastronomico. Vanta collaborazioni con testate di rilievo nazionale e internazionale ed è presenza costante nelle commissioni dei più rinomati concorsi enologici al mondo