Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il secondo per le Marche.
Come una volta?
di Andrea Alpi
Fiorano è un’azienda biologica che fa del rispetto della natura il suo punto di forza. I suo fondatori Antonio Massi e Adriana Stracci, insieme alle figlie Paola e Alessandra e al genero Paolo, ne rappresentano le anime e la vitalità.
Il magnifico borgo medioevale di Cossignano si erge sui vigneti e i campi di seminativo e uliveto dell’azienda. Gallo Otto deve il nome dalla contrada Gallo di Cossignano, civico numero 8, in cui si trovano i vigneti di syrah, mentre il montepulciano alligna poco lontano. Il terreno è prettamente argilloso. Il vigneto è concimato con sovescio di leguminose, graminacee e brassicacee e tutta la coltivazione avviene secondo un rigoroso programma biologico.
La vinificazione delle uve avviene al massimo entro un’ora dalla raccolta, evitando la vendemmia nei momenti di maggior caldo. Una parte delle uve viene lasciata appassire per circa 30-40 giorni. Terminato l’appassimento, le uve vengono diraspate manualmente e pigiate con i piedi in anfore di terracotta da 500 litri. Fermentazione spontanea mediante lieviti indigeni in anfora, senza controllo di temperatura e maturazione in anfora su fecce fini per circa 8-10 mesi e successivo affinamento in bottiglia.
Nel bicchiere appare di colore rosso intenso e profondo con riflessi violacei. Anche al naso è scuro, impenetrabile all’inizio; se si ha pazienza di aspettarlo, si schiude lentamente con sentori di frutta rossa matura e amarena, punteggiati da note piccanti di pepe nero. Poi, con calma, arrivano l’origano, la liquirizia, il fondente amaro. Il sorso conferma, fittissimo nel tannino e generoso nel gusto, inaspettatamente fresco. Il vino come si faceva un tempo, col rispetto per quel che c’era, ma attuale per pulizia e intelligenza.
Fiorano
Cossignano AP
ANDREA ALPI
Gastronomo, sommelier, Sensory Project Manager SISS (Società Italiana di Scienze Sensoriali), collabora da oltre vent’anni con il Seminario Permanente Luigi Veronelli di cui è responsabile della Didattica e della Formazione nonché tra i curatori della Guida Oro I Vini di Veronelli, dal 2021. Ha contribuito a numerose pubblicazioni della Veronelli Editore come la Guida Oro Gli Spumanti d’Italia; ha inoltre curato i volumi sulla Lombardia della collana I Migliori Vini d’Italia. Nell’altra sua vita professionale è psicologo psicoterapeuta, consulente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Niguarda di Milano.