Cinque aziende dalla Guida Veronelli 2021

Una passeggiata tra i vigneti siciliani. Sei aziende, dalla Guida Veronelli 2021, per raccontare vigneti e territori. Nel palermitano siamo in terre d’anima agricola a San Giuseppe Jato. Sfioriamo la Valle dei templi di Agrigento, arrivando nel ragusano nella storica Chiaromonte Gulfi. Andiamo poi alle pendici dell’alto e focoso Etna, nuova patria enoica. Scendiamo ammare verso l’estremità di Messina, a Faro. Ci allunghiamo, infine, nel trapanese extraterreno, planando nel paradiso di Pantelleria.

Morgante

Grotte – AG

L’azienda si trova a Grotte, a una ventina di chilometri dalla celebre Valle dei Templi di Agrigento. I vigneti sono immersi in un paesaggio che alterna colline a piccole valli, con altimetrie variabili da 350 a 550 metri sul livello del mare e terreni calcarei. Dopo aver a lungo prodotto vino sfuso, nel 1998, in seguito all’incontro con Riccardo Cottarella, inizia l’imbottigliamento. L’obiettivo è portare alla ribalta qualitativa il Nero d’Avola.

Conduzione dei vigneti soft (zolfo e rame, stallatico), aiutata dal microclima, e rese molto basse sono condizioni essenziali per ottenere uve sane e mature al punto giusto.

Da queste nascono vini in cui si cercano l’equilibrio e la longevità. Dall’amore per il nero d’Avola, unico vitigno coltivato in azienda, nascono la Riserva Don Antonio, affinata per 12 mesi in barrique nuove e altrettanto in bottiglia; un rosato e, dalla vinificazione in bianco, il Bianco di Morgante. Al timone dell’azienda è oggi Carmelo Morgante.

Scheda a cura di Simonetta Lorigliola

morgantevini.it

Alta Mora

Castiglione di Sicilia, Contrada Verzella  – CT

Alle pendici del più grande vulcano d’Europa, l’Etna, simbolo di una natura emozionante e di una viticoltura antica e ostinata, i fratelli Diego e Alberto Cusumano hanno scelto, con il padre Francesco, di attuare la loro nuova sfida nella creazione di vini che raccontino questo raro territorio.

Nel 2013 la famiglia ha acquisito le prime contrade sul versante nord dell’Etna e da lì ha iniziato la produzione d’altura di nerello mascarese e carricante, vitigni autoctoni dalle grandi potenzialità. Visitabile la magnifica cantina, realizzata in lava e coccio pesto, materiali del luogo: costruita secondo i canoni dell’architettura ipogea, consente un notevole risparmio energetico grazie al naturale isolamento termico e all’uso di energia da biomasse. 

Scheda a cura di Antonella Corona

altamora.it

Le Casematte

Messina, Frazione Faro superiore – ME

Gianfranco Sabbatino si imbatte nel mondo del vino per un caso del destino: l’incontro, nel 2008, con le vigne di Faro Superiore, Capo Peloro, promontorio collinare sullo Stretto. Picco sul mare, punta estrema nord orientale della Sicilia abbracciata dalle correnti di Jonio e Tirreno.

Avamposto ideale per le casematte che danno il nome all’azienda, fortificazioni difensive risalenti alla Prima e Seconda Guerra Mondiale. A suggello di un’amicizia, coinvolge da subito Andrea Barzagli, allenatore e calciatore. Insieme decidono per la conversione immediata a regime biologico. Si coltivano nerello mascalese, nerello cappuccio, nocera e nero d’Avola.
In vigna e in cantina la collaborazione di Carlo Ferrini. 

Scheda a cura di Laura Alemagna

lecasematte.it

Gurrieri

Chiaromonte Gulfi  – RG

La storia di Gurrieri nasce da una passione di famiglia. Giovanni ed Angela, attuali anime dell’azienda insieme ai genitori, ereditano l’amore per la terra da papà Vincenzo e mamma Graziella che producono uva da 50 anni. Nel 2010 cominciano a imbottigliare. Dal 2011 arriva la certificazione biologica, che attesta un sistema di coltivazione già con- solidato.

Siamo nelle campagne dei Monti Iblei, nella fertile Val di Noto, piccola patria dell’unica Docg Siciliana, quella del Cerasuolo di Vittoria. La famiglia oggi lavora unita per valorizzare i vitigni autoctoni: nero d’Avola e frappato che compongono il Cerasuolo. E, tra i bianchi, il grillo. Infine il syrah, un internazionale ormai bene adattato in Sicilia. Per ciascuna etichetta, si producono circa 3000 bottiglie. Vincenzo Gurreri continua il suo lavoro in vigna e Graziella si occupa dell’amministrazione.
I figli hanno dedicato ai genitori alcuni vini.

Scheda a cura di Simonetta Lorigliola

gurrieri.net

Centopassi

San Giuseppe Jato – PA

San Giuseppe Jato è cittadina dai trascorsi rurali, terra di masserie e mulini. Nei suoi dintorni, dal 2001, Centopassi è consolidata espressione vitivinicola del lavoro corale delle cooperative Libera Terra e coltiva le vigne su terreni confiscati alle mafie nell’alto Belice corleonese.

Un territorio incontaminato, inconsueto, impervio ma fortemente vocato alla coltivazione della vite e alla produzione di qualità per le escursioni termiche favorevoli, l’altitudine elevata, i venti, la composizione del suolo. Negli impianti, tutti a conduzione biologica, si lavora con cura certosina sulle piante, sulla definizione accurata dei cru per una produzione che vuole scostarsi da convenzioni e manierismi percettivi spesso associati ai vini siciliani. 

Scheda a cura di Laura Alemagna

centopassisicilia.it

Salvatore Ferrandes 

Contrada Mueggen, Pantelleria – TP

Una cantina in un dammuso, due ettari ad alberello in conca, battuti da un vento imperterrito, fra Acquedolci, Dietro l’Isola e Mueggen, con caratteristiche, esposizioni, quota e distanza dal mare molto diverse, per creare l’essenza pantesca. Quello sguardo antico, la sensibilità della conoscenza contadina, quell’impegno assoluto che lo fa dormire in cantina nei momenti topici per il suo pregiato nettare.

Salvatore Ferrandes, detto “Salvatureddu”, fa toccare il cielo con un dito con questo suo vino unico. Commovente. Un capolavoro che ha imprigionato l’anima dell’uva e l’ha messa in bottiglia, per donarci uno stato di beatitudine fuori dal tempo.

Testo di Alessandra Piubello

passitodipantelleriaferrandes.com