di Gigi Brozzoni dalla Guida Veronelli 2021

Molto positivo l’andamento qualitativo dei vini toscani usciti nel 2021. Per prima cosa vogliamo segnalare l’ottima prestazione complessiva conseguita dal Brunello di Montalcino 2015; annata decisamente positiva e attesa da molti poiché arriva dopo una serie di annate difficili e problematiche: ora arrivano al consumatore vini di una spiccata personalità e modernità interpretativa che stavamo osservando da tempo e che si realizza ora con tutto il corredo polifenolico delle grandi annate. E proprio da questi vini spicca il Migliore Assaggio che registriamo per quest’anno e che ci riempie di allegria, perché conferma che stavamo guardando nella giusta direzione e speriamo che possa trarne beneficio tutto il comparto enologico e turistico di Montalcino.

Un’altra zona che continua a crescere è quella del Chianti Classico, ovvero l’unica Denominazione realmente chiantigiana, che con i suoi Gran Selezione sta realmente elevando la qualità immediatamente percepibile di questo storico vino. Temevamo che questa nuova tipologia potesse diventare un doppione delle Riserva mentre invece notiamo che le aziende stanno creando dei veri e propri vini da singoli cru che mettono in rilievo l’enorme polivalenza del sangiovese nei diversi suoli di cui è ricco questo territorio e nelle diverse esposizioni, altitudini, giaciture e forme di allevamento. In sostanza, abbiamo scoperto quanto fosse ancora poco conosciuta e sfruttata la potenzialità di queste terre, dei suoi vitigni e dei suoi uomini che compiono scelte oculate, coraggiose e innovative.

Ancora un po’ in salita la strada del Vino Nobile di Montepulciano che tra le altre cose ha avuto a che fare con il 2017, annata difficile che ha riacceso alcuni caratteri spigolosi nei suoi vini anche nelle Selezioni e nelle Riserva. Per fortuna c’è un piccolo numero di aziende che continua a produrre vini eccellenti, di grande spessore e personalità che tengono alto il nome di questi vini e di questi bellissimi luoghi. Speriamo che le poche aziende giovani che si affacciano al mondo della qualità riescano presto a mostrare tutta la loro competenza e la buona volontà di fare sempre meglio.

Anche Bolgheri ha risentito, seppur marginalmente degli inconvenienti siccitosi del 2017 di cui si presentano quest’anno i Bolgheri Superiore; nulla di particolarmente grave ma solo qualche acidità un poco tagliente e qualche armonia organolettica che si fa un poco più dura e ruvida. Come sempre i vini bandiera sventolano alti per ricordare a tutti gli appassionati di questi vini e di questi luoghi che sebbene il clima non giochi sempre a loro favore, la passione, la competenza, la perseveranza e lo spirito di sacrificio dei vignaioli avranno sempre la supremazia.

In complesso la Toscana che si presenta quest’anno al consumatore conferma il suo buono stato di salute complessivo, tanto che non c’è provincia o zona di produzione che non sia in grado di darci grandi vini, a volte solo saltuariamente, a volte con piccole quantità, a volte solo in piccole aree, ma la varietà di vitigni (autoctoni e non), di caratteri, di stili enologici, di attitudini espressive è davvero rassicurante e in grado di soddisfare le richieste dei consumatori di tutto il mondo.

Gigi_Brozzoni

Gigi Brozzoni

Curatore della Guida Oro I Vini di Veronelli nato e residente a Bergamo, dopo molteplici esperienze maturate nel campo teatrale e nella progettazione di arredi, nel 1986 incontra Luigi Veronelli. La passione per il vino lo spinge a costanti frequentazioni gastronomiche finché nel 1988 arriva al Seminario Permanente Luigi Veronelli di cui assume la direzione nel 1989. Vi rimarrà per 25 anni fino al pensionamento nel 2013. Ha diretto la rivista Il Consenso è stato animatore di convegni tecnico-scientifici in ambito viticolo ed enologico e ideatore e conduttore di corsi di analisi sensoriale per professionisti e appassionati. Negli anni Novanta ha curato la redazione dei Cataloghi Veronelli dei Vini Doc e Docg. e dei Vini da Favola. È autore del libro Professione Sommelier che fu adottato come primo manuale sul vino per le scuole alberghiere italiane. Per l’Associazione Le Città del Vino ha curato numerose edizioni de Le Selezioni di Eccellenza dei vini italiani.