AT LOAZZOLO Regione Candelette 4
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PROPRIETARIO famiglia Scaglione
IN VIGNA Giovanni Scaglione
IN CANTINA Giovanni Scaglione
ETTARI VITATI 10
Viticoltura biologica · Altre produzioni: distillati
Visitabile su prenotazione · Aperta nei week end · Vendita diretta
Dal 2007 Forteto della Luja è un’Oasi WWF: i vigneti, i boschi e un corso d’acqua. Un’oasi naturalistica che produce vino è un caso unico. Giovanni Scaglione dice che è uno strumento per tutelare l’ecosistema ma, soprattutto, per proteggere radici familiari che si identificano con un’agricoltura biologica e contadina, con vigne di oltre 70 anni che sarebbe impossibile coltivare con ausili meccanici, tanto che per le lavorazioni, tutte manuali, si utilizzano cavalli. Vitigno principe è il moscato, raccolto con vendemmia tardiva, così come avevano incoraggiato a fare Luigi Veronelli e Giacomo Bologna. Veronelli fu anche promotore della Doc Loazzolo (prima fu DeCo), nel 1992, proprio per valorizzare quel particolare Moscato. Ma c’è un altro vitigno interessante che trova qui un microclima e un suolo adatti: il pinot nero. Scaglione, che lo vinifica in assemblaggio con uve barbera, sottolinea che Loazzolo è l’unico comune piemontese ad averlo come primo vitigno per superficie coltivata. Dal 2020 è in produzione anche un Moscato bianco secco, Pasucrà (in piemontese “non zuccherino”, non dolce), primo vino presente sul mercato a fregiarsi ufficialmente della denominazione Piemonte Moscato Secco. Ma il Forteto della Luja è soprattutto concretizzazione di una nuova e oramai necessaria visione enoica, quella che tiene insieme eccellenza vitivinicola, rispetto ambientale e felici relazioni tra uomo, donna e natura. [S. Lorigliola]
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