Ci sono dei luoghi che sono sempre belli, a qualsivoglia ora, di qualsiasi giorno, di qualunque stagione, ma per chi ama la montagna sa che in questa stagione, con le vette ancora tutte ben imbiancate dalla neve e le giornate che si son fatte abbastanza lunghe, si possono ammirare dei colori che in altri momenti non è possibile avere. Si passa dal rosa pallido per arrivare ad un rosso violaceo con una varianza impercettibile ma continua di gradazioni indescrivibili.

Qualche volta da Bergamo Alta verso sera si vede il Monte Rosa, di nome e di fatto, così nitido che sembra vicinissimo, e così corro con la memoria alla Valle d’Aosta, a tutte le sue vette, al Monte Bianco ed alle vigne ai suoi piedi, ancora candide di neve con i tralci arruffati, in attesa di essere potati. Mi pare ancora di vedere la vigna La Tour di Costantino Charrère ad Aymavilles, con la sua torre medievale divenuta simbolo e vanto della sua azienda.

Non posso fare a meno di cercare la bottiglia di Valle d’Aosta Fumin 2009 dell’azienda Les Crêtes ad Aymavilles (Aosta) e di stapparla con un certo riguardo, quasi la sentissi fragile tra le mani. Ne verso un poco in un calice e sono colto da un bagliore rubino subito affiancato da un effluvio di profumi floreali, viola e glicine, di frutti di bosco fragranti e di note minerali finissime che ricordano la grafite ed il goudron. Anche al gusto il tono minerale diventa l’elemento assoluto, quello che determina principalmente la personalità di questo vino; la mineralità che nasce da ambienti nei quali la luce è limpida, splendente ed abbagliante anche d’estate, libera dalle foschie delle pianure e dalle brume delle depressioni. Sono i vini di montagna, con tutta la loro fierezza, la loro destrezza, la loro agilità.

Sono corso al grammofono (che termine desueto…) perché avevo bisogno di accompagnare il vino ad una musica. La trovate a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=9rBgiB0PGF0
È la Sinfonia delle Alpi di Richard Strauss diretta da Giuseppe Sinopoli. Bevete un sorso di questo Fumin e cominciate a sognare, anche per pochi secondi, finché ne avrete voglia.

Gigi Brozzoni