Chissà cosa ha spinto Vittorio Fiore, valente enologo di origine trentina ma operante da più di trent’anni principalmente in Toscana, a volersi cimentare non solo come consulente ma anche come produttore? Forse la voglia di un buen retiro oppure il fascino straordinario di un luogo. Fatto sta che vent’anni fa compie il suo passo, la sua discesa in campo.

Poggio Scalette deve il suo nome ai tanti terrazzamenti con muri a secco che hanno intagliato questa collina per potervi coltivare la vite e l’ulivo. In un appezzamento di terreno noto come “Il Carbonaione”, Vittorio Fiore scoprì viti vecchie di oltre 70 anni che risultarono essere dei cloni originali del sangiovese di Lamole.

Dando fondo a tutta la sua vasta e prestigiosa esperienza tecnica, dal 1992 ne ricava un vino dalla personalità ampia e spiccata, affascinante ed indimenticabile.
Il Carbonaione Alta Valle della Greve 2009 ha un colore rubino scurissimo e profondo, intensi aromi di viola e tabacco, di spezie e cuoio, di frutti rossi e di sottobosco; incanta il palato per il suo vigore acido e tannico che formano una coltre gustativa indissolubile legandosi al frutto dolce e ad una carica animale di grande densità.

Prestigioso e ricercato compagno di grandi arrosti, grandi bistecche di chianina, ma anche carni brasate e intensamente speziate.

Gigi Brozzoni