Òstrega, il Riviera

Òstrega, il Riviera

Ben venga maggio. Il Riviera, a Venezia, riapre il 15 maggio. Si tratta di una piccola perla che amalgama alta cucina, sensibilità e pensiero critico, calda accoglienza, curata cantina. Una perla delle perle, dato che si trova a Venezia, dove la ristorazione d’eccellenza, negli anni, si è trovata in un guado. La pandemia potrebbe diventare un momento in cui azzerare questo destino di triste mediocrità. Ripartiamo dal Riviera, ad esempio. Una perla, come quelle che possono nascere nelle ostriche, frutto di sedimenti materiali e spirituali che germogliano, nel silenzio dell’acqua e del mare. Òstrega!

Raboso del Piave 2017 Cecchetto

Raboso del Piave 2017 Cecchetto

Ecco un vino che sa porsi con caratteristiche organolettiche rinnovate, ma che ha conservato la memoria del passato, delle sue origini, di quegli uomini e donne per cui bere un bicchiere di vino era un gesto semplice e naturale, non poneva domande e non invitava a riflessioni. Un Raboso che può farsi conoscere e apprezzare ovunque ci fossero consumatori curiosi e capaci di affrontare qualche asperità per godere di profumi e sapori poco comuni, inconsueti nel panorama vitivinicolo mondiale. Non bevetelo da soli: in buona compagnia questo vino diventa più socievole, scioglie la lingua e stuzzica il palato.

Il sale, la storia di Venezia e il “quanto basta”

Il sale, la storia di Venezia e il “quanto basta”

di Renata Codello

Il grande storico francese Jean-Claude Hocquet studia da decenni la «storia del sale». Ha scritto l’opera monumentale Il sale e la fortuna di Venezia. Nelle sue tesi, assai ben documentate dalle ricerche negli archivi di tutta l’Europa, sostiene che il sale sia stato uno dei fattori fondamentali della grandezza della Repubblica di Venezia.

Il bàcaro

Il bàcaro

di Pietro Stara

Antica osteria veneziana e vino di Puglia. Tra storia e leggenda

Ci sono dei momenti in cui il racconto storico lascia spazio, prima di riprendere il suo tortuoso percorso, alle leggende, ai miti, alle invenzioni.