LIGURIA. Una panoramica enoica

LIGURIA. Una panoramica enoica

Quasi infiniti sono gli incanti del territorio ligure: paesaggi e scorci suggestivi, preziosi anche per la loro fragilità. Così è pure la Liguria enoica, che nei secoli ha visto prendere forma terroir e aree viticole distintive ed evocative, legate a vini e vitigni peculiari: Dolceacqua con il Rossese; Quiliano con la Granaccia; la Valle Arroscia con l’Ormeasco; le Cinque Terre con bosco, albarola e vermentino, che si sublimano l’un l’altro nella magia dello Sciacchetrà; il Ponente con il Pigato; il Levante e i Colli di Luni con il Vermentino; per non dire, infine, dei vitigni quasi scomparsi, sovente ridotti a semplici reliquie. Sono queste le certezze di cui la viticoltura ligure dovrebbe fare maggior tesoro, patrimonio di individualità e distinzione.

Vini d’Oro. Liguria

Vini d’Oro. Liguria

di Marco Magnoli

Marco Magnoli ci accompagna alla scoperta panorama enologico ligure, da Ponente a Levante. Tra le potenzialità in parte ancora inespresse dei storici vini come il Rossese di Dolceacqua, l’Ormeasco di Pornassio o lo Sciacchetrà delle Cinque Terre e il lavoro dei vignaioli, essenziale alla tutela di una terra fragile e preziosa.

“Buscar el levante por el poniente”

“Buscar el levante por el poniente”

Negli ultimi dieci anni sono stati condotti importanti studi storici sul Rossese di Dolceacqua, a partire dai libri pionieristici di Alessandro Carassale per approdare, oggi, al volume collettaneo sulla viticoltura ligure dal medioevo all’età contemporanea “In terra vineata.”