Prescinseua, pastorizia e focacce
Prescinseua, pastorizia e focacce: tra formaggi, geografia e storia in Liguria.
Prescinseua, pastorizia e focacce: tra formaggi, geografia e storia in Liguria.
Cà du Ferrà riscopre il Ruzzese: un vino che, in punta di piedi sull’assunto veronelliano dolce non dolce, dal passato si libra verso il futuro.
Ci troviamo a Bordighera, una perla dell’estremo Ponente Ligure. Uno dei ristoranti più amati in zona è il Magiargé, gestito dalla famiglia Benso dal 1996 e noto per la sua cucina marcatamente ligure e d’eccellenza. Ma anche per una carta dei vini ampia e raffinata.
L’ormeasco è vitigno tipico dell’Alta e Media Valle Arroscia, in particolare dei territori di Pornassio e Pieve di Teco. La parentela più accreditata è con il dolcetto piemontese. Di certo v’è che la sua coltivazione in Valle Arroscia è documentata fin dal 1303, quando un editto del marchese di Clavesana, signore di Pornassio, ordinò che nel suo feudo si impiantasse solo ormeasco «a pena di decapitazione».
Bruno Pollero ed Eliana Maffone dell’Ormeasco hanno fatto una sorta di bandiera, impegnandosi a fondo nella sua valorizzazione.
Le vigne degli Arrigoni nelle Cinque Terre sono quelle caratteristiche di questo territorio: arroccate su ripidissimi terrazzamenti a picco sul mare, sostenuti dai celebri muretti a secco. Un paesaggio incantevole, ma assai ostico da mantenere e coltivare.
Dai vigneti siti in località Corniolo, di circa trent’anni, allevati sulle tradizionali pergole della zona, si ottiene questa selezione, un assemblaggio di uve bosco, albarola e vermentino. L’ottima freschezza acida lascia presagire un buon potenziale di tenuta nel tempo.