Toscana. Una panoramica enoica

Toscana. Una panoramica enoica

La Toscana che si è presentata quest’anno al consumatore ha confermato il suo buono stato di salute complessivo, tanto che non c’è provincia o zona di produzione che non sia in grado di darci grandi vini, a volte solo saltuariamente, a volte con piccole quantità, a volte solo in piccole aree, ma la varietà di vitigni (autoctoni e non), di caratteri, di stili enologici, di attitudini espressive è davvero rassicurante e in grado di soddisfare le richieste dei consumatori di tutto il mondo.

Ormeasco di Pornassio Superiore 2017 Tenuta Maffone

Ormeasco di Pornassio Superiore 2017 Tenuta Maffone

L’ormeasco è vitigno tipico dell’Alta e Media Valle Arroscia, in particolare dei territori di Pornassio e Pieve di Teco. La parentela più accreditata è con il dolcetto piemontese. Di certo v’è che la sua coltivazione in Valle Arroscia è documentata fin dal 1303, quando un editto del marchese di Clavesana, signore di Pornassio, ordinò che nel suo feudo si impiantasse solo ormeasco «a pena di decapitazione».
Bruno Pollero ed Eliana Maffone dell’Ormeasco hanno fatto una sorta di bandiera, impegnandosi a fondo nella sua valorizzazione.