Ritorno in Toscana
di Gigi Brozzoni
Incontri graditi e bei ricordi nel post-lockdown, in quel di Riecine. Ma soprattutto assaggi storici di vini ancora animati da una bella voglia di vivere. E una sorpresa veronelliana.
di Gigi Brozzoni
Incontri graditi e bei ricordi nel post-lockdown, in quel di Riecine. Ma soprattutto assaggi storici di vini ancora animati da una bella voglia di vivere. E una sorpresa veronelliana.
Forse sarebbe meglio chiamarla con il suo vero nome: la bega infinita. Quella che contrappone la semplificazione con la complicazione, la chiarezza con l’oscurità, la lucidità con l’ottusità.
Che ci sia un po’ di confusione in questa denominazione ci pare evidente e pensiamo che quanto più si aspetterà a porvi rimedio peggio sarà per tutti: per la Denominazione, per i produttori e per i consumatori.
Molti dei grandi vini italiani hanno avuto nel corso della loro storia notevoli cambiamenti sia nel modo di produrli con miscele di diverse uve, sia nei diversi modi di vinificazione.
Dire della bellezza delle colline chiantigiane è decisamente banale e superfluo: lo si è sempre saputo e da alcuni secoli sono tappa immancabile dei grand tour che inglesi, francesi e tedeschi compivano e compiono ancor oggi.