I Bergamini: imprenditori caseari d’altri tempi
Vi presentiamo il Bergamino. È superstizioso, parla un dialetto (il gaì) che comprendono solo i membri della sua casta, pratica l’endogamia, è analfabeta e molto religioso, si veste con grembiule, cappellaccio di feltro, zoccoli, panciotto, camiciotto e mantello di lana e si adorna con orecchini, catene e orologi d’oro. Completano il quadro una spiccata capacità commerciale e il possesso di un buon capitale. In questa figura di un secolo fa, quasi leggendaria, si può rintracciare l’origine della prima “industria casearia” nel Nord Italia.