Kaltern, il vino si fa arte

Kaltern, il vino si fa arte

E’ proprio qui, in Alto Adige, dove il Lago di Caldaro riflette il cielo e le montagne circostanti, mentre le vigne si adagiano sulle colline accarezzate da una brezza leggera, che Cantina Kaltern – una delle più antiche realtà vitivinicole dell’Alto Adige, nonché la più grande cantina sociale della regione – ha presentato la settima edizione di kunst.stück, un progetto che unisce arte e il meglio dell’enologia locale.

L’ASSAGGIO

L’ASSAGGIO

Un Pinot nero sospeso tra grazia spontanea e poliedrico dinamismo. Un assaggio che chiama a raccolta assonanze emotive, quelle in cui ogni voce risuoni armoniosa e tocchi le corde più nascoste e irrazionali facendole vibrare d’intensa umanità. Leggi la recensione enoica e letteraria di Marco Magnoli

Grazia e finezza dal profumo alpino

Grazia e finezza dal profumo alpino

Ci siamo già occupati dei vini di Franz Haas scrivendo del suo coinvolgente Manna 2007, assemblaggio di Riesling, Chardonnay, Sauvignon e Gewürztraminer assaggiato nel luglio dello scorso anno.

I ricordi di uno smemorato; o di un distratto, se preferite

I ricordi di uno smemorato; o di un distratto, se preferite

Ma cosa ci faceva lì quella bottiglia? Come è successo un errore simile? Certo, la forma della bottiglia è identica, borgognona di medio peso; l’etichetta è uguale alle altre della stessa linea produttiva, una parte del nome è identica all’altra, ma trovarsi un Pinot Bianco nella pila dei Pinot Nero è roba da dilettanti allo sbaraglio, non da professionisti quali siamo.