ALTA SCUOLA ITALIANA di Gastronomia Luigi Veronelli

Luigi Veronelli è ispiratore di questa Scuola e dei corsi che si terranno presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia. Il suo pensiero su vini, prodotti, ricette e ristoranti è tutt’ora vivo e ne saranno destinatari sia operatori nel campo alimentare, sia coloro che in un ambito contrassegnato da mille approcci, dalla cucina al design, alla storia, intendono scoprire una loro via professionale. Vengono qui prospettati alcuni indirizzi di ricerca.

Se la linea continua dei diversi corsi è offerta dal vino, dalla vigna alla degustazione, lo studio dei prodotti e del loro territorio, del commercio e della loro riproduzione dentro e fuori dal contesto legislativo europeo impone di indagare il ruolo che tali prodotti hanno avuto nel creare una immagine della nostra cultura gastronomica. Un passo ulteriore sarà l’esame critico dell’italian sounding e del made in Italy, non escludendo nessuno dei processi della comunicazione e della fruizione globale. Lo scorso ventennio è stato segnato da una religione eco e bio, da un culto del “naturale”, dalla sostenibilità e dalla insostenibilità, dal chilometro zero, e, per contro, da una globalizzazione sistematica di produzioni e scambi con sigle oggetto di feroci dibattiti, quali gli OGM. Queste due facce opposte del sistema alimentare devono essere esaminate e interpretate, alla luce non solo della loro storia ma anche del prossimo futuro.

Il carattere invasivo del cibo e della cucina nella comunicazione deve portare ad una riflessione sul loro carattere virtuale, illusorio. Un approccio nuovo nasce dall’immaginario e dal suo ruolo nel rappresentare il cibo, nell’assegnare significato e valore ai consumi, nel guidare le nostre scelte virtuali e reali, nel bilanciare le nostre scelte fra utopia e realtà.

Con Fondazione Giorgio Cini non può essere eluso un esame del cibo come arte, questa intesa non solo come opera pittorica, ma come creazione di uno chef in un piatto. Altra faccia del problema, non secondaria, è il ruolo che il design ha avuto nel configurare gli oggetti del nostro consumo, edibili e non, assegnando loro valore progettuale ed artistico.

Con tale pensiero, condiviso ed espresso da docenti di diverse discipline, con spirito innovativo e attenzione al futuro, intendiamo programmare i corsi. Veronelli docet.