Si inaugura oggi, nel sito dell’ex Convento dei Neveri a Bariano (BG), un nuovo e straordinario progetto espositivo dedicato a Luigi Veronelli
A cura della Redazione
Sarebbe senz’altro piaciuto a Luigi Veronelli il Convento dei Neveri, sito archeologico di grande valore e interesse storico e artistico, che accoglie testimonianze materiali dall’epoca romana a quella medievale sino alla rinascimentale.
Questo sito ad alto valore culturale da oggi è sede di un importante e ambizioso progetto espositivo che porta il suo nome: Il Veronelli.
Si tratta di un nuovissimo, completo e curato percorso espositivo rivolto al pubblico.
Cosa si può scoprire attraverso la visita?
Si parte dall’archivio, con una selezione ragionata di materiali, tra documentazione cartacea e mediatica, per conoscere l’approccio e il metodo di lavoro veronelliani.
Si prosegue con la biblioteca con circa 6.500 volumi a tema cucina, vino, distillati, civiltà contadina, impreziosita da una selezione di testi da bibliofilo.
C’è poi la straordinaria fedele ed emozionante riproduzione del suo studio.
Ed ecco, signori e signore, il pezzo cardine: la cantina, ricostruita conforme all’originaria della sua casa in Bergamo Alta che accoglie circa 12.000 bottiglie.
Segue la sala dedicata agli assaggi, luogo in cui “ascoltare i vini”, circondati dagli scritti veronelliani sulla degustazione.
A completare il percorso, una caffetteria con i disegni realizzati per Alessi, i pannelli con nomi e menu dei ristoranti che parteciparono al campionato gastronomico lombardo ideato con Gianni Brera negli anni Sessanta, le ricette di alcuni suoi cocktail.
Questo luogo dedicato a Veronelli è uno spaccato realistico e storico del pensiero e della sensibilità veronelliana.
«Con Veronelli nasce la critica enogastronomica in Italia. Le sue intuizioni hanno marcato il miglior destino del comparto vitivinicolo italiano dal secondo Novecento in poi. “Il Veronelli” nasce per continuare la sistemazione organica dei suoi materiali, per far conoscere il suo pensiero, per mantenerne viva la memoria. Una memoria non puramente celebrativa, ma che è un trampolino per agire secondo due dei suoi must: “fare nuovo” e “festeggiare la vita”. “Il Veronelli” vuole infine offrire spunti di riflessione, avvicinare a una visione del mondo, mostrare che l’opera veronelliana è di forte attualità. Proprio per ciò, “Il Veronelli” si propone d’essere sia un luogo dinamico, animato da eventi, aperto a studenti, studiosi, operatori, appassionati e a tutti coloro che sono interessati ad approfondire la conoscenza del celebre giornalista e scrittore e, attraverso lui, della cultura enogastronomica e materiale italiana» ha dichiarato Gian Arturo Rota, membro della famiglia Veronelli, collaboratore del grande giornalista e oggi ideatore e responsabile di questo innovativo progetto.
Si tratta di un progetto che, come Seminario Veronelli, ci vede particolarmente partecipi e che desideriamo contribuire a far conoscere e a valorizzare.
«Quello di Veronelli è un messaggio di estrema attualità: parlava di terra, sapere, competenze, collaborazione, educazione a un consumo consapevole. Parlava di futuro. Il suo enorme lavoro al fianco di produttori e ristoratori, e la sua opera di divulgazione e sensibilizzazione, hanno contribuito a far diventare il vino, le produzioni agroalimentari e la cucina italiana fenomeni materiali e culturali apprezzate in tutto il mondo, come oggi le conosciamo. Per questo, ringraziamo i promotori del progetto de Il Veronelli, che non mancheremo di sostenere perché con loro condividiamo orgogliosamente il compito di tenere vivi e di far conoscere anche alle nuove generazioni la memoria e il pensiero di Luigi Veronelli, parte integrante del patrimonio culturale del nostro Paese» ha commentato Angela Maculan, Presidente del Seminario Permanente Luigi Veronelli.
“Il Veronelli” è visitabile su prenotazione.
È anche possibile richiedere, previa prenotazione e definizione programma, visite guidate.
Per maggiori informazioni, consulta il sito de “Il Veronelli“.