UN INCONTRO TRA VINO, CULTURA E CREATIVITÀ IN PUGLIA
di Antonella Corona

Il Premio Apollonio nasce per volontà dell’omonima famiglia di vignaioli in Salento, per far emergere chi illumina la Puglia agli occhi del mondo con la sua attività artistica

Potranno mai le mie parole esserti da rosa
Sposa

Chino
Su un lungo e familiar bicchier di vino

Partito per un viaggio amico e arzillo
Già brillo

Il timido ubriaco, Francesco e Max Gazzè, 2000

Brilla per la patina d’oro della copertina impreziosita dalla Donna con rosa, riproduzione di un olio su tavola di Franco Battiato dono del maestro alla famiglia Apollonio e soprattutto brilla di virtù desueta, brilla di riconoscenza il volume Puglia, una storia da premio.

La riconoscenza che la famiglia Apollonio riconosce alla sua terra, la Puglia, terra generosa e prodiga in cui da 150 anni l’azienda lavora con alacrità e perseveranza, valorizzando i vitigni identitari della zona più a sud della regione, il Salento, che proprio come recita un claim pubblicitario, è terra di mare, sole e vento.

La gratitudine, questo sentimento nobile spesso sottaciuto, è riconoscibile immediatamente sfogliando il volume.

Dal 2005 i fratelli hanno istituito il Premio Apollonio, con serata di premiazione sotto la direzione artistica di Neri Marcorè (dopo Marcello Favale e Serena Dandini) che ha la finalità di celebrare le personalità pugliesi che danno lustro alla regione nei vari campi della creatività.

La scelta di dedicare energie e investimenti alla cultura è particolarmente importante perché le riconosce simultaneamente il ruolo di  risorsa e di valore da perseguire. 

In quest’anno di sospensione i tre fratelli Marcello, Giorgia e Massimiliano Apollonio hanno chiesto a dieci premiati delle precedenti edizioni di consegnare idealmente i riconoscimenti a quei pugliesi che hanno espresso il loro talento in diversi ambiti nel corso del tempo.

Il risultato è un racconto corale su un palcoscenico virtuale che va in scena nelle 80 pagine del libro ad edizione limitata.

E così Giuliano Sangiorgi fa pace generazionale con Domenico Modugno, Emilio Solfrizi l’ode alla velocità e alla voglia di conoscenza di Pietro Mennea, Fernan Ozpeteck ci racconta con delicatezza e commozione Tito Schipa il grande tenore di grazia dell’Opera.

Sergio Rubini ci narra della burla di Carmelo Bene, Antonio Caprarica rivela un suo personale e leggero come una carezza ricordo di Aldo Moro e del suo impermeabile grigio scuro foderato di lapin.

Renzo Arbore ci travolge con l’ironia di Nicola Arigliano, Ennio Capasa ci rammenta l’onestà intellettuale di Vittorio Bodini, Lunetta Savino ci ricorda la fame di verità e giustizia che costò la morte di Renata Forte, Hellen Miller ci dipinge l’amore del dare di Don Tonino Bello, John Turturro ci fotografa Rodolfo Valentino e la sua notoria bellezza.

I disegni di Lillo e Pasquale Del Vecchio ci aiutano a visualizzare i volti di questo palcoscenico festoso, impegnato, irriverente e appassionato e noi ringraziamo l’azienda Apollonio con le parole di Francesco De Gregori per cui il volume è:

la lettura in filigrana di una regione luminosa, ricca non solo di vigneti e di olivi millenari, ma anche di umanità e musica, di storia e cultura.

Speriamo che nell’anno 2021 la famiglia possa esprimere ancora una volta la sua benevola generosità e riuscire a realizzare, come da intenzioni, la nuova edizione del Premio Apollonio in presenza.

Nel mentre Massimiliano Apollonio  è stato eletto nuovo presidente  del  Movimento Turismo del Vino Puglia e siamo certi che riuscirà a dare l’impronta capace di sfidare le dimensioni del tempo e dello spazio anche alla storia del turismo legato al vino.

premioapollonio.it
apolloniovini.it


Antonella Corona

Nata nel cuore dell’Appennino lucano, qui ha scelto di vivere.
Porta nel cuore i tanti luoghi dell’Europa in cui ha operato e volge gli occhi a tutto ciò che di bello, buono, giusto e vero il mondo offre. Docente di inglese, sommelier e indomita lettrice.