a cura della Redazione di seminarioveronelli.com

Quando tutto è cominciato non era certo così. Erano gli anni Cinquanta e Veronelli assaggiava i vini durante i suoi viaggi, gli incontri, o a casa sua. Prendeva appunti che venivano poi riordinati e editati, diventando i primi esempi di guide vini in Italia.

Da allora molto è cambiato, nel mondo del vino e anche nella realizzazione della Guida che porta il nome del grande critico enoico italiano, nostro fondatore. A più di mezzo secolo di distanza resta, tuttavia, intatto lo spirito con cui Veronelli volle dare alle stampe i primi esempi di “catalogo”, come allora erano chiamati: valorizzare l’impegno qualitativo e la crescita culturale dei vignaioli italiani.

Giugno è oggi il mese in cui la Guida Oro I Vini di Veronelli entra nel vivo della sua genesi annuale. Siamo ad Alzano Lombardo, una cittadina vicino a Bergamo, nella Valle Seriana, e precisamente allo Spazio Fase. È un luogo vero esempio di archeologia industriale, sapientemente ristrutturato, ampio accogliente, dove, oltre al SV hanno sede studi e atelier di stilisti, designer, consulenti.

È proprio qui, nel nostro magazzino, che arrivano le migliaia di bottiglie da tutta Italia destinate agli assaggi per l’edizione 2022.

Ad Alzano sono quotidianamente operativi Francesca Motta, neolaureata in Scienze gastronomiche a Pollenzo, Jason Colombo, sommelier e studente di Enologia, Roberto Nava, storico volontario del SV che si occupa di logistica con Andrea Burini, magazziniere, amante del buon cibo e della vita di campagna.

In questo momento, le aziende che hanno ricevuto il nostro invito inviano i campioni da sottoporre ai Curatori: ogni giorno ne riceviamo da tutta Italia.

Cosa succede poi? Roberto e Andrea curano i rapporti con i corrieri: firmano i documenti necessari, e dispongono opportunamente i colli all’interno del magazzino. Un via vai continuo e incessante. Per dare una dimensione a tutto questo, basti pensare che l’anno scorso i vini presenti in Guida erano 16.679.

Francesca e Jason si preoccupano di ordinare in batterie omogenee e dividere le bottiglie: da una parte quelle destinate alla degustazione, dall’altra quelle che verranno utilizzate qualora compaiano sentori di tappo o per eventuali riassaggi di verifica.

Queste “seconde bottiglie”, se non utilizzate, sono destinate a sostenere progetti di solidarietà sociale in campo agroalimentare, all’interno di una partnership che SV ha con Fondazione Acra.

Ogni bottiglia viene poi schedata in un database dedicato. Ogni dato (nome, tipologia, cantina, vini, vitigni) viene via via verificato e, se necessario, corretto o aggiornato.

Tra un corriere e l’altro, si sistemano casse e bottiglie e si fa ordine e pulizia.

Il passo successivo è quello di organizzare le giornate di degustazione per i Curatori che si svolgono nella Sala di degustazione SV, adiacente al magazzino.

A ogni Curatore è affiancato un Assistente e ogni giornata è dedicata a una singola regione con l’assaggio di circa 100 vini.

Questo complesso lavoro di squadra è affiancato da Rossana Caprile, che si occupa di segreteria e amministrazione presso la nuova sede SV nel centro di Bergamo. Rossana è il riferimento del gruppo di lavoro che controlla, verifica e corregge i dati relativi ai produttori e ai vini, in particolare prendendosi cura delle comunicazioni ai vignaioli.

Andrea Alpi, Curatore responsabile per le regioni Friuli Venezia Giulia, Marche e Lombardia

Con Rossana operano Massimo Pulcini, tirocinante del master Comunicazione per il settore enologico e il territorio dell’Università Cattolica di Brescia e Giorgia Ingenito, laureata in Scienze gastronomiche all’Università di Parma.

Se questo accade nel “quartier generale” della gestione dati e degli assaggi, altrove ferve il lavoro di redazione. Laura Alemagna, Antonella Corona, Massimo Bugini, Federico Duca e Giorgio Lombardo coordinati dalla Caporedattrice SV Simonetta Lorigliola, stanno lavorando ai testi di presentazione aziendale, raccogliendo racconti e informazioni relativi alle aziende. Un lavoro poderoso, considerando che le aziende in Guida nell’edizione 2021 erano 2.099.

Concludiamo con Francesca Motta, impegnata, come detto, nella catalogazione e riordino vini:

«Sicuramente questo della Guida è un lavoro complesso e molto intenso: per noi in magazzino c’è sempre qualcosa da fare perché ci sono centinaia di bottiglie in arrivo ogni giorno. E le aziende recensite sono molte, e ogni anno ce ne sono di nuove. Una mole via via crescente. Tuttavia, il bel clima che si è instaurato tra tutte le persone coinvolte, in magazzino, in sede e in redazione contribuisce a far avanzare efficacemente il progetto e anche a far passare il tempo in maniera gradevole. Si lavora sodo, ma si sta bene».

E questo è un importante ingrediente della nostra Guida e del nostro dietro le quinte.