Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il primo per la Lombardia.

Bella e buona: una Bonarda che convince
di Andrea Alpi

Dalla parte più orientale del vigneto Oltrepadano, in quella Rovescala che già nel XII secolo era nota perché i suoi feudatari erano soliti pagare i debiti imperiali con la loro migliore Bonarda, un’interpretazione classica e appagante di questo vino già popolare e tradizionale.

La Croatina presenta caratteri morfologici variabili, con grappoli e acini di forme e dimensioni anche visibilmente differenti tra loro. Il grande successo, soprattutto nel passato post-fillosserico, di questo vitigno nell’area collinare dell’Appennino lombardo ed emiliano ha generato una tipologia di vino semplice, dal pronto consumo, spesso frizzante, i cui caratteri di immediatezza e frutto ben si adattano ad accompagnare una gastronomia locale sapida e sostanziosa.

Sergio e Cristiano Agnes hanno raccolto il testimone dai mitici fratelli Luigi e Alberto, che dagli anni Sessanta si dedicarono al recupero e alla reintroduzione di antichi cloni di uva Croatina a torto abbandonati, individuandone uno ad acini spargoli ristretti e serrati da cui si ottiene vino destinato all’invecchiamento.

All’interno dei fondi più estesi questi viticoltori hanno individuato fasce omogenee da vendemmiare separatamente, in modo da far corrispondere a ogni vigneto, o determinata porzione, una distinta Bonarda: Campo del Monte, Vignazzo, Cresta del Ghiffi, Possessione del Console.

Ne derivano dei vini seri, profondi pur nella loro struttura non certo complessa. La Bonarda Campodelmonte ne è uno splendido esempio: profumata il giusto, tra note di ciliegia e mandorla, viola e sambuco offre un sorso brioso e gradevole che ce la fa preferire fra tutte quelle assaggiate nell’edizione 2021 della Guida Oro.



Fratelli Agnes
Rovescala PV


ANDREA ALPI

Gastronomo, sommelier, Sensory Project Manager SISS (Società Italiana di Scienze Sensoriali), collabora da oltre vent’anni con il Seminario Permanente Luigi Veronelli di cui attualmente è responsabile della Didattica e della Formazione. Nel recente passato ha contribuito a numerose pubblicazioni della Veronelli Editore quali Guida Oro I Vini di Veronelli e Guida Oro Gli Spumanti d’Italia; ha curato i volumi sulla Lombardia della collana I Migliori Vini d’Italia. Oggi è anche il Responsabile didattico dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli. Nell’altra sua vita professionale è psicologo psicoterapeuta, consulente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Niguarda di Milano.