Il 7 aprile 1986 una decina di persone destinate a cambiare, con il loro lavoro, la storia del vino e della gastronomia davano vita a un’associazione senza scopo di lucro per affidarle una missione complessa e innovativa: studiare le produzioni agroalimentari italiane di qualità, formare e informare i professionisti e i consumatori, assistere gli associati fornendo competenze e servizi a supporto dei loro progetti imprenditoriali. Giacomo Bologna, Maurizio Zanella, Giannola Nonino, Marco Felluga, Angelo Gaja, Mario Schiopetto e, naturalmente, Luigi Veronelli – riuniti a Bergamo intorno al tavolo del “notaio rosso” Carlo Leidi – fondavano ufficialmente il Seminario Permanente Luigi Veronelli. Accanto a loro sedevano in Consiglio Direttivo Piero Antinori, Piermario Meletti Cavallari, Ambrogio Folonari, Imerio Facchinetti e Vittorio Vallarino Gancia.

Un seminario permanente, un laboratorio, cioè, in costante attività, capace di sviluppare e comunicare un pensiero originale e scientificamente rigoroso su questioni d’ordine tecnico-produttivo, sulla degustazione e l’analisi sensoriale, sulla cultura materiale in genere.

“Nei trent’anni di lavoro cartaceo, qualsiasi fosse il campo del cimento, ho usato solo – in opposizione ai potenti – lo strumento della mia libertà. (…) Ho scritto sempre per la qualità della vita, con particolari osservanze ai vini e ai cibi, da chierico solitario e polemico. Conveniva, era giusto che il Seminario Permanente portasse il mio nome”. Con queste parole Luigi Veronelli, socio fondatore e presidente onorario, sigillava la nascita dell’Associazione, organismo ch’egli concepiva come interlocutore qualificato – e, per definizione, collettivo – del suo genio individuale. Da allora non v’è stato tema cruciale per la gastronomia, per il vino in particolare, che non sia stato analizzato e discusso al Seminario: in ventotto anni di attività l’Associazione ha promosso innumerevoli dibattiti, pubblicazioni, eventi, corsi, convegni e degustazioni.

Grazie alla guida intelligente di Francesco Arrigoni prima e, dal 1988, di Gigi Brozzoni, il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha riunito le aziende vitivinicole, gli artigiani del gusto, i ristoratori, gli operatori commerciali più attivi sul fronte della ricerca e della sperimentazione e, allo stesso tempo, più vicini al “padre” della critica gastronomica italiana.

Quando, dieci anni fa, Luigi Veronelli ci ha lasciati, il Seminario s’è fatto custode dei suoi insegnamenti e li ha sviluppati nell’attività quotidiana conservando, anche nei momenti più difficili, la propria indipendenza. Fondamentale è stata la caparbia volontà di Gigi Brozzoni, la determinazione nel tener vivo il nome di Luigi Veronelli non solo nella storia, ma anche nell’attualità della gastronomia italiana, in quel mondo del vino che deve a Veronelli parte del proprio successo. Un compito arduo, reso ancor più complesso dalla chiusura, nel 2009, della Veronelli Editore, diretta da Arturo Rota e fondata dallo stesso Veronelli. Se oggi il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha la possibilità di progettare il suo futuro è grazie al lavoro di chi mi ha preceduto e al sostegno costante garantito da Associati e Lettori.

A fine 2013 Gigi ha meritatamente raggiunto la soglia della pensione e, nel marzo scorso, ha indicato me quale suo successore. Al termine di dieci, intensi mesi di affiancamento, desidero ringraziarlo sinceramente per la fiducia che mi ha accordato e per quanto ha fatto nei venticinque anni trascorsi al servizio dell’Associazione.

Rilanciare il Seminario Permanente Luigi Veronelli, riformularne la missione in relazione ai nuovi bisogni dei suoi Associati e alle opportunità che offre oggi il mondo della gastronomia è una sfida ambiziosa che è possibile raccogliere solo organizzando un team di lavoro competente ed efficace. Con mia grande gioia Gigi ha accettato di mettere la sua esperienza, le sue capacità di curatore e degustatore al servizio della nostra Guida Vini: un punto fermo per Aziende e Lettori che potranno contare sulla continuità nel metodo di degustazione e valutazione, per me un aiuto prezioso che mi permetterà di lavorare con maggiore energia all’implementazione dei servizi che il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha il compito di offrire ai suoi Associati.

Quali novità saranno introdotte? Quali priorità avrà il nostro intervento? Conto di darne presto notizia dalle pagine di questo sito e attraverso la newsletter riservata ai tanti Associati che, proprio in questi giorni, stanno rispondendo con entusiasmo alla nostra annuale campagna associativa.

Andrea Bonini