Sono saliti in cima ad un monte, in località Favogna del comune di Magrè, un altopiano a più di mille metri di quota, per trovare tutta l’aromaticità di un vitigno che già nel suo nome racchiude un poco di misterioso fascino, il Müller Thurgau. Un incrocio che il suo autore, Hermann Müller, enologo del distretto di Thurgau, pensava di aver realizzato incrociando Riesling Renano con Sylvaner, per scoprire poi che in effetti il matrimonio si fece sì con il Riesling, ma insieme al Madeleine Royale. Mancavano un secolo fa gli strumenti di analisi che oggi sono comuni in molti laboratori ed allora bisognava fidarsi soltanto delle proprie impressioni.

Ho preso questa bottiglia renana con il collo allungato di Alto Adige Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2010 della Cantina Tiefenbrunner – Castello Thurmhof di Cortaccia (Kurtatsch), vicino a Bolzano, e l’ho aperta senza l’ausilio di nessuno strumento meccanico, con estrema facilità: è bastato ruotare il tappo.
Non lasciatevi trarre in inganno, perché quello che vedrete anche voi non è un semplice tappo a vite come quelli che chiudono bottiglie e bottiglioni di vini comuni, ma una tappatura ad alta tecnologia capace di conservare all’interno della bottiglia tutta la fragranza che si è riusciti a catturare nel vigneto e ad assicurare una lentissima maturazione del vino con tempi più lenti rispetto al tradizionale monopezzo di sughero. Otteniamo così molteplici vantaggi: l’aspetto estetico ineccepibile, tale e quale ad una capsula di alluminio, non c’è alcun pericolo di odori di sughero o di muffe, è possibile ritappare perfettamente la bottiglia quando si interrompe la somministrazione.

E allora potremo godere pienamente di questi profumi fruttati maturi e polposi rinfrescati ed ingentiliti da una nuvola di richiami agrumati, a tratti vegetali ed infine impreziositi da brezze floreali, di biancospino e tiglio, di finissima eleganza. Il gusto sarà in perfetta sintonia con l’olfatto, restituendo tutti i sentori suggeriti e promessi con una freschezza e fragranza di superba perfezione; anche quel leggero ricordo minerale che normalmente ha il Müller Thurgau qui si trova svolto in abbondanza, con ricordi di caucciù e resina di pino.

Un superbo concerto racchiuso in un prezioso scrigno aromatico.

Gigi Brozzoni