L’idea è stata tanto geniale che forse nemmeno il suo autore, Luigi Soini, se ne rese conto immediatamente ma, proprio come fanno le grandi idee, è cresciuta progressivamente e tanto inesorabilmente da farla diventare un vanto della viticoltura italiana e di quella Friulana in particolare.

Luigi Soini della Cantina Produttori di Cormons, radunando tutti gli uomini dell’azienda e mettendo in campo tutte le conoscenza sparse per il mondo, creò un vigneto straordinario dove sono state piantate tutte le varietà che nel mondo intero vengono coltivate. Si iniziò trent’anni fa con circa 550 diversi vitigni, ma con l’andare degli anni si è giunti ormai a 850 varietà. Un numero impressionante che ancora in questi mesi si è arricchito di un’ulteriore varietà del centro Europa.

Dalla Vigna del Mondo nel 1985 nacque il primo Vino della Pace, che volle rappresentare un messaggio di fraternità e di pace al mondo intero. Ogni anno vengono chiamati tre artisti di fama internazionale a decorare le etichette e le bottiglie vengono inviate a tutti i capi di Stato del nostro pianeta, oltre a diventare “pezzi” assai ricercati dai collezionisti di tutto il mondo.

Ma il lavoro di Luigi Soini non è finito qui, perché in tutti questi anni ha cercato di realizzare un vino impeccabile dal punto di vista tecnico, ma anche buono e gustoso. La scorsa settimana si sono festeggiati i trent’anni della Vigna del Mondo con la degustazione di quattro vecchie annate di Vino della Pace.

Dal recente 2011, fresco e fragrante, si è scesi al 2000, che mostrava ancora un buon frutto ma con qualche cedimento ossidativo; il 1997 ha dimostrato tutto il suo carattere generoso, anche se non finissimo come è tipico di quel millesimo, per arrivare ad un sorprendente 1989, etichetta illustrata da un acquerello di un grande artista bergamasco qual è stato Giacomo Manzù, che aveva ancora una notevole carica di freschezza e di integrità fruttata arricchita da un elegantissimo risvolto minerale e tropicale.

Lunga vita, quindi, al Vino della Pace della Cantina Produttori di Cormons: vino da collezionare e da regalare, ma anche da bere.

Gigi Brozzoni