Sono tre le principali e più note denominazioni toscane a base sangiovese: Brunello di Montalcino, Chianti Classico e Vino Nobile di Montepulciano. Al di fuori di queste aree vi sono, poi, altre espressioni di Sangiovese sparse qua e là tra i tanti terroir di Toscana, più o meno adatti alle esigenze del nostro nobile vitigno a seconda delle caratteristiche dei loro suoli e climi.

Una di queste trova accoglienza proprio a due passi da Montalcino, laddove le propaggini meridionali delle Colline Senesi si distendono verso l’Amiata per dar forme e colori al poetico paesaggio della Val d’Orcia. Pur trattandosi di un territorio piuttosto vicino alle succitate, storiche zone del prestigio enoico toscano, fino a pochissimi anni or sono qui non esisteva una tradizione vitivinicola di pregio.

Da qualche lustro, invece, alcuni produttori, talvolta provenienti da altre regioni e persino da altre professioni, hanno intravisto possibilità di eccellenza in queste terre dalla geologia varia, che alterna terreni ricchi di argilla e di calcare a suoli misto sabbioso-tufacei o, ancora, costituiti da sabbie frammiste a ciottoli con presenza di fossili.

Tra coloro che per primi hanno creduto nelle potenzialità della zona va senz’altro annoverato Pasquale Forte, già stimato imprenditore nel settore dei componenti elettronici, che nel 1997 decise di recuperare le proprie radici contadine nella idilliaca atmosfera dell’antico Podere Petrucci. Il progetto fu da subito ambizioso, tenuto a battesimo da personalità del calibro di Attilio Scienza, Donato Lanati, Piero Antolini e con la “benedizione” di Luigi Veronelli.

Oggi Podere Forte non è solo un’azienda vitivinicola, ma un autentico “ecosistema” dove, accanto alle vigne, si coltivano oliveti e seminativi, si allevano chianine e cinte senesi, si producono miele e insaccati, il tutto gestito ed inteso secondo i criteri olistici steineriani riassunti nel termine “biodinamica”, una concezione metafisica secondo la quale tutto ciò che esiste sulla terra non si compone di sola materia, ma anche di un elemento spirituale che fluisce dal cosmo; le pratiche agricole sono quindi rivolte a che tale impulso vivifichi la terra e ogni essere che di essa, su di essa e con essa vive.

Messaggera di questo microcosmo è giunta una bottiglia di Orcia Rosso Petrucci 2007, Sangiovese in purezza prodotto appunto dall’azienda Podere Forte di Castiglione d’Orcia, provincia di Siena. Il calore dei luoghi e dell’annata stava tutto nei densi ricordi di ciliegia in confettura, carezzati da morbidi aromi di tabacco; la precisa impronta di uno stile era, invece, nella struttura avvolgente, confortata da lievi sbuffi balsamici e tostati ritorni di spezie dolci; il tocco del Sangiovese, infine, si mostrava perentorio nella trama tannica fine e minuta, ma fiera ed orgogliosa.

Marco Magnoli