Per fortuna è arrivata Jancis Robinson a fare un po’ di chiarezza e a lanciare delle idee rivoluzionarie come da tempo non se ne sentiva. Udite, udite il Jancis-pensiero: più qualità e meno quantità. Straordinario! E come se non bastasse sentite anche questo: fare il vino in vigna piuttosto che in cantina. Stupefacente!

Queste sono le parole che avremmo voluto sentire da tempo; concetti rivoluzionari che stravolgeranno non soltanto i vostri pensieri ma anche i rapporti produttivi e commerciali del mondo intero. Sono idee straordinarie e noi siamo grati a questa opinion leader di averci concesso di venirne a conoscenza.

Da questo momento il nostro pensiero, le nostre azioni non potranno più restare ancorate al passato perché Jancis Robinson ci ha aperto le porte del futuro. Un futuro che sarà radioso e solare se sapremo seguire i suoi pensieri, i suoi concetti così rivoluzionari e sovversivi. Segno evidente di un’antica cultura, di approfonditi studi e di slanci di genialità.

Il bello di questa storia è che qualcuno l’avrà anche invitata, ospitata e pagata; qualcuno avrà davvero pensato che avesse qualche cosa da dire di interessante, l’avranno fatta venire in Italia apposta per raccontare queste cose e qualcuno le ha prese davvero per idee originali da divulgare.

Da parte nostra continueremo a pensare che i grandi vini si fanno con la testa, con le idee, con i progetti e a tal proposito mi sono aperto una bottiglia di Cercatoia Toscana Rosso del 2010 della Tenuta del Buonamico di Montecarlo in provincia di Lucca. Un grande vino che conosco e amo da quasi trent’anni, fatto con sangiovese, syrah e cabernet sauvignon da Eugenio e Dino Fontana.

Singolare la storia viticola di quest’area: nel 1870 Giulio Magnani, viticoltore in quel di Montecarlo, partì per la Francia per studiare i vitigni e le tecniche enologiche francesi; tornò carico di vitigni, di informazioni e di idee e diede vita ai vini di Montecarlo.

Singolare anche la storia di questa azienda: è nata negli anni sessanta per volontà di un piccolo gruppo di ristoratori torinesi in cerca di vini moderni da servire nei loro locali; oggi la famiglia Fontana ne assicura continuità, investimenti e progetti per il futuro.

Gigi Brozzoni