Vi sono vignaioli che hanno scelto di iniziare la loro carriera aziendale e professionale da zone famose, affermate, celebrate; altri da zone sconosciute, tutte da inventare, da formare e affermare; a qualcuno è toccato partire da zone che avevano un passato non proprio edificante o lodevole. Per questi ultimi la strada è stata tutta in salita, perché hanno dovuto recuperare l’handicap, annullare il ritardo e ridare credibilità ad un’intera zona.

Una di queste è Cristina Geminiani, monzese di nascita con terreni di famiglia in Romagna. Una gran passione per il vino l’ha spinta a diventare imprenditrice. Compito immane perché trent’anni fa, quando iniziò, la fama della Romagna era solo vacanziera ed il Sangiovese (ma anche il Trebbiano) di Romagna era un vinello che veniva prodotto in pianura e servito nelle pensioncine famigliari della costa adriatica.

Ma Cristina ha lottato contro tutto e tutti, contro ogni pregiudizio, contro ogni avversità e difficoltà. È andata a Bordeaux ha studiare viticoltura ed enologia, ha assaggiato tutto quello che bisognava assaggiare per capire come sono i grandi vini; ha rivoluzionato la sua azienda, i suoi vigneti, la mentalità dei suoi collaboratori ed è diventata presto un punto di riferimento per tutta quanta la Regione. Una trascinante e stimolante Giovanna d’Arco della nostra enologia.

Basta assaggiare uno dei suoi vini per rendersi conto di quanto cammino è stato compiuto in questi anni. Ho aperto una bottiglia di Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Pietramora 2006 della Fattoria Zerbina, nella frazione Marzeno di Faenza, per ascoltare attentamente il suo racconto. Mi ha parlato di vigne coltivate ad alberello ad altissima densità di impianto, di cloni di Sangiovese selezionati per dare aromi e colore su quelle terre; di cure rispettose dell’ambiente, di gestione ragionata di ogni ceppo, di scelta vendemmiale oculata, di trasformazione enologica atta a valorizzare i caratteri di questa terra, di queste colline, di questi cru.

Ho ascoltato l’amore, la cura e la pazienza del lavoro di Cristina. Ed ora assaggiatelo anche voi, questo Sangiovese, attentamente ma senza cercare paragoni con i vini di altre zone, di altre regioni, di altre denominazioni. Ascoltatelo per quello che è: un grande vino della Romagna e del genio di Cristina Geminiani.

Gigi Brozzoni