Vini d’Oro. Piemonte

Vini d’Oro. Piemonte

di Gigi Brozzoni

Si prospettano annate favorevoli per Barolo e Barbaresco. Resta silente l’importante questione sulle iper-valutazioni dei terreni langaroli. Ancora in fieri il percorso di un’elevazione qualitativa per il Dolcetto. In stand by i Nebbiolo del nord della regione. Da segnalare la Menzione Geografica Canelli per il Moscato d’Asti.

Questione di stile

Questione di stile

Più o meno all’inizio di quest’anno Gigi Brozzoni ci parlò di Alberto di Gresy, della sua azienda, le Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy in quel di Barbaresco, del suo celeberrimo cru Martinenga e di uno dei Barbaresco che in quel cru sono nati, il Gaiun Martinenga 2004. Ci parlò anche della passione e dei sentimenti di Alberto per le sue terre ed il suo lavoro. Non ci parlò, però, dei vigneti che di Gresy possiede in provincia di Alessandria, per la precisione a Cassine, né dei vini che vi vengono prodotti.