Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il secondo per la Lombardia.


Oro antico da uve moderne
di Andrea Alpi

A Cenate, poco lontano da Bergamo, esiste una riserva naturale del WWF, l’Oasi Valpredina. È posta alle pendici del monte Misma, ricco di argille e depositi calcarei che un tempo venivano valorizzati come pietre per affilare gli utensili da taglio.

Quale luogo migliore per farvi nascere un’azienda vinicola piccola e innovativa, basata sulla coltivazione esclusiva di vitigni resistenti alle malattie fungine e quindi non bisognosi di trattamenti fitosanitari? Un piccolo appezzamento ben esposto e soleggiato si è prestato molto bene a realizzare questa idea.

Nel 2013 Alessandro Sala decide di piantare nel suo terreno tre varietà di questi vitigni, per verificare di persona se veramente quello che aveva letto e sentito fosse vero. Non esegue alcun trattamento per tutto l’anno: le viti crescono forti, sane e senza alcun accenno di malattie, con la buccia molto spessa.

Fatti seccare, alcuni grappoli di Solaris, Helios e Bronner mostrano buone potenzialità di appassimento. Gli acini resistono per alcuni mesi disidratandosi ma senza rompersi, con notevole accumulo zuccherino, circa 400 g/L a fine dicembre. È la strada giusta, Alessandro prosegue e i risultati non si fanno attendere troppo.

Ora quelle intuizioni sono condensate in un protocollo: le uve raccolte accuratamente selezionate vengono messe ad appassire per circa tre mesi. La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata intorno ai 17 °C per preservarne la freschezza e i profumi. Dopo la pressatura soffice il vino viene posto in piccole botti da 110 litri di rovere francese per l’affinamento che dura per molti mesi fino all’imbottigliamento.

Quando Theia entra nel calice ne avvolge le pareti con i suoi riflessi di oro antico, svelandosi subito caldo, annunciato da un frutto ben maturo di albicocca e susina, rinfrescato poi da qualche piacevole accenno balsamico; al sorso si offre ricco e non eccessivo, molto fluido, integro nei sapori e molto bilanciato tra dolcezza e freschezza.

Nove Lune
Cenate Sopra BG


ANDREA ALPI

Gastronomo, sommelier, Sensory Project Manager SISS (Società Italiana di Scienze Sensoriali), collabora da oltre vent’anni con il Seminario Permanente Luigi Veronelli di cui attualmente è responsabile della Didattica e della Formazione. Nel recente passato ha contribuito a numerose pubblicazioni della Veronelli Editore quali Guida Oro I Vini di Veronelli e Guida Oro Gli Spumanti d’Italia; ha curato i volumi sulla Lombardia della collana I Migliori Vini d’Italia. Oggi è anche il Responsabile didattico dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli. Nell’altra sua vita professionale è psicologo psicoterapeuta, consulente del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Niguarda di Milano.