a cura della redazione

Ricci Curbastro è un’azienda familiare alla diciottesima generazione di produzione in Franciacorta. Oggi custodita da Gualberto e Filippo.

La prima etichetta risale al 1885.

I vigneti e la cantina costituiscono un corpo unico con il Museo Agricolo e del Vino, con l’Archivio e con la Biblioteca.

Il Museo, aperto al pubblico nel 1986, ospita oltre 3.000 oggetti.

La Biblioteca consta di una sala lettura che raccoglie 1500 opere e di una seconda libreria, con oltre 2500 volumi.

Questo patrimonio è oggi in fase di digitalizzazione per essere messo a disposizione delle attività di studio e ricerca.

Le opere discettano di temi agricoli, viticoltura ed enologia, senza tralasciare la storia del territorio franciacortino grazie ad autori come Agostino Gallo e Vincenzo Dandolo.

L’Archivio è in fase di catalogazione, e contiene la storia della famiglia sul territorio, a partire dal Settecento, comprendendo anche gli scambi e le relazioni con tutti i rami della famiglia in Romagna e in Franciacorta. 

Centinaia di lastre fotografiche e stampe, a partire dal 1890, completano la ricca documentazione.

Dal suo esordio il Museo è stato visitato da oltre 150.000 persone. Dal 2002 ha curato e sviluppato programmi dedicati ai bambini e agli studenti. Ha anche prodotto alcune interessanti pubblicazioni. 

Per il 2022 è in programma la realizzazione di una nuova sala espositiva, progettata da Massimo Negri, che si affiancherà alle quattro già esistenti realizzate nei fabbricati rurali del 1875 a opera dell’architetto bresciano Antonio Tagliaferri.

Recentissimamente il Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro è stato accolto in Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa che riunisce musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane. Fondata a Milano nel 2001, per iniziativa di Assolombarda e Confindustria, si impegna per aggregare nuovi soggetti della cultura d’impresa, incidere sui processi di formazione, salvaguardare la memoria dell’industria italiana attraverso i Musei e gli archivi d’impresa che conservano il proprio patrimonio industriale e culturale, mettendolo a disposizione della collettività.

Ne fanno parte, per stare solo su alcuni nomi, Museo Alessi, Aboca Museum, Museo della liquirizia Giorgio Amarelli, Archivio storico e Museo della birra Peroni, Archivio storico Barilla, Museo del caffè Dersut, Museo teatrale della Scala.

Il mondo del vino è rappresentato da Cantine Ferrari e, da pochi giorni, anche da Ricci Curbastro che trova in questo alveo una nuova possibilità per condividere il ricchissimo patrimonio culturale di famiglia.